La Diastasi dei muscoli metti addominali consiste nell’allontanamento dei due muscoli retti dell’addome. Essi sono finalizzati a consentire la dilatazione della cavità addominale per accogliere l’utero in crescita. I due muscoli retti quindi si separano, allontanandosi dalla linea mediana lasciando una lacuna muscolare. La diastasi, di per sé, è un processo fisiologico, normale: a patto che si risolva entro 12 mesi dal parto. Ma a volte non è così. La diastasi può causare mal di schiena, incontinenza, nausea e dolori addominali.

Diastasi addominale

La patologia non viene riconosciuta dal Sistema sanitario nazionale. Elena Albanese, presidente dell’associazione Diastasi Donna, è intervenuta sul tema nella trasmissione “Cosa succede in città” condotta da Emanuela Valente su Radio Cusano Campus. “Le cose oggi sono leggermente migliorate, ma ancora oggi le donne fanno un po’ di fatica a farsi diagnosticare questa patologia -ha spiegato Albanese-. Perché purtroppo non c’è ancora l’informazione che ci dovrebbe essere. Grazie a Diastasi Donna le donne vengono seguite in tutto il percorso. A me la patologia è stata subito diagnosticata dal ginecologo, ma poi tutti volevano farmi l’intervento a pagamento, ho fatto tantissime visite e alla fine ho trovato un chirurgo plastico a Roma che mi ha operata”.

Per alcune Regioni è ‘solo’ un problema estetico

“Il problema è che non tutte le regioni riconosco questa come una patologia, la vedono solo come un problema estetico, ma così non è -ha spiegato Albanese-. Ognuno fa come gli pare e queste donne vanno avanti e indietro a fare queste visite e sono un po’ allo sbaraglio. C’è anche paura, perché la degenza è lunga, non è un intervento semplice. I campanelli d’allarme da tenere presenti? La pancia che non va via dopo il parto. E poi si può fare l’autovalutazione, stendendosi si può mettere la mano all’interno dell’addome e vedere quante dita entrano. Ovviamente una donna per essere sicura deve andare da un’ecografista. L’aspetto psicologico è fondamentale, non è semplice vedersi neanche dopo l’operazione”.

Sul lavoro per far riconoscere la diastasi dal SSN

“Abbiamo ricevuto una lettera dal sottosegretario Sileri, siamo stati convocati ad un tavolo di lavoro, stiamo formando un comitato di esperti che saranno con noi al tavolo di lavoro col Ministero” ha annunciato Albanese.