Per fare luce sull’esplosione del trullo che a Cisternino ha strappato alla vita il 55enne Nicola Salatino, ferendo gravemente la moglie di due anni più giovane, la Procura di Brindisi ha aperto un fascicolo d’inchiesta per omicidio colposo. Per il momento non ci sono indagati: non si esclude, però, che nelle prossime ore qualcosa possa cambiare.
Cosa è successo a Cisternino? Si indaga per omicidio colposo sull’eplosione del trullo
I fatti risalgono allo scorso 11 agosto. Nicola Salatino e la moglie Anna Petruzzelli, di 55 e 53 anni, si trovavano all’interno del trullo di una coppia di amici in contrada Tiruzzo, nel comune di Cisternino, quando, all’improvviso, un’esplosione li ha travolti.
All’arrivo dei soccorsi, allertati da alcuni residenti, la donna era in gravi condizioni; per l’uomo, trovato sotto le macerie, non c’era invece già più niente da fare. L’indomani avrebbe compiuto gli anni: da Bari si era recato nel Brindisino proprio in vista dei festeggiamenti.
Non ne ha avuto la possibilità. Da chiarire, ora, se ad ucciderlo sia stata l’esplosione – forse causata da una bombola di gas presente in cucina – oppure il conseguente crollo della casetta tradizionale pugliese. I vigili del fuoco, aiutati dai volontari della Protezione civile e della Croce Rossa, hanno messo in sicurezza l’area e poi apposto i dovuti sigilli.
Secondo L’Edicola del Sud, non è escluso che, nell prossime ore, il pm possa disporre una consulenza tecnica per ricostruire quanto accaduto. L’ipotesi di reato del fascicolo aperto è omicidio colposo, per il momento contro ignoti.
Chi era Nicola Salatino? Tanti i messaggi in sua memoria sui social
Nicola Salatino era un ingegnere edile, ma lavorava anche come docente.
Esprimo il cordoglio mio e di tutta la comunità di Cisternino per questa tragedia immane e inaspettata nei confronti di una famiglia che aveva scelto il nostro territorio per trascorrere qualche giorno in compagnia di amici. Abbiamo sperato che l’uomo si potesse ritrovare vivo, ma purtroppo così non è stato,
le parole del sindaco Lorenzo Parrini. Solo alcune delle tante che in queste ore sono apparse sui social in memoria della vittima e in segno di solidarietà per la sua famiglia.
Era una persona straordinaria, espansiva, generosa e colta. Aveva sempre un consiglio e un sorriso da parte per tutti,
ha scritto qualcuno.
Ogni mercoledì e venerdì, al cambio d’ora, continueremo a scambiarci i nostri sorrisi e sguardi complici. E ogni qualvolta mi perderò d’animo penserò a te, perché mi hai dato conferma del fatto che la vita è tanto tanto imprevedibile e spesso ingiusta e che per questo va vissuta in ogni dove e in ogni occasione,
il messaggio di qualcun altro. La moglie, trasferita d’urgenza al Parrini, sarebbe ricoverata nel reparto grandi ustioni con circa il 50% del corpo bruciato. Le sue condizioni, però, al momento, sarebbero stabili.
Una tragedia che ne riporta alla mente un’altra
La tragedia di Cisternino segue di qualche giorno quella che a Scampia, nel Napoletano, è costata la vita a Roberto Abbruzzo, 29; Margherita Della Regione, 35, e Patrizia Della Regione, 53, travolti dal crollo di uno dei ballatoi della famosa “Vela Celeste”.
Si indaga, anche in quel caso, per crollo, omicidio e lesioni colpose: l’obiettivo degli inquirenti è chiarire, attraverso i dovuti accertamenti, se la struttura – che a breve sarebbe stata interessata da lavori di ristrutturazione – fosse stata sottoposta alla dovuta manutenzione oppure se ci siano state, in tal senso, delle carenze.
Stando a quanto ricostruito finora, il cedimento sarebbe avvenuto mentre più persone si trovavano sul ponte, forse durante una lite: potrebbe essere stato il peso ad influire sul crollo. Ciò non cambia, comunque, la gravità dell’accaduto.