Ieri sera su Rai 1 è andato in onda il film sulla storia di Felicia Bartolotta Impastato. E’ stato un grande successo e questo fa piacere perché si tratta della vita di una donna coraggiosa che ha denunciato apertamente le attività di Cosa Nostra con tutto quello che ne è conseguito. Ma chi era questa madre agguerrita? Quanta vita c’era dietro ad un’esistenza segnata da un marito mafioso e un figlio così speciale? Cerchiamo di scoprirlo insieme dando un senso alle tante ricerche sul web che si stanno registrando su quest’importante personaggio in queste ore.
La storia di Felicia Bartolotta Impastato
La vita di Felicia Bartolotta Impastato è degna di nota perchè, fin dall’inizio, è segnata da atti spregiudicati per quella che era la visione del tempo sul ruolo sopito della donna e sul rapporto sottomesso di potere tra cittadini e mafiosi. La biografia ufficiale così recita:
“Felicia Bartolotta Impastato è nata il 24 maggio 1916 a Cinisi, in provincia di Palermo in una famiglia piccolo borghese, Felicia Bartolotta è figlia di una casalinga e di un impiegato dell’amministrazione comunale della città.
Il primo grande atto di ribellione lo compie quando il padre vuole darla in moglie a un uomo che lei nemmeno conosce. Rifiutandosi di acconsentire a questa unione si innamora di un giovane del paese accanto, Luigi Impastato, che ben presto sposerà contro il volere dei genitori dando alla luce tre bambini Giuseppe, per tutti Peppino, Giovanni, morto di meningite a soli 3 anni, e Giovanni, terzogenito chiamato come il fratello defunto.
I primi anni del rapporto matrimoniale sono però turbolenti e dopo il tradimento del marito e la rabbia di Felicia per i rapporti che lui intrattiene con vari membri di Cosa Nostra va via di casa, gesto inaudito per l’epoca e per la sua posizione. Questa separazione tuttavia non dura molto poiché arriva un rappacificamento forzato condotto proprio da un familiare, il cognato di Felicia Cesare Manzella, che è anche il capomafia del paese. La famiglia Impastato insomma è ufficialmente e indissolubilmente legata a Cosa Nostra.
Quando però quello stesso uomo viene ucciso il giovane Peppino Impastato inizia a capire la realtà che lo ricorda e sente la necessità di distaccarsene tramite la denuncia.”
La svolta di Felicia Bartolotta Impastato
Due incidenti sconvolgono la donna:
- prima la perdita del marito Luigi coinvolto in un presunto incidente
- poi l’omicidio del figlio Peppino
Il 9 maggio 1978 il figlio di Felicia Bartolotta Impastato fu ritrovato sui binari della stazione ferroviaria del paese. Da quel giorno la madre iniziò la lotta alla criminalità organizzata proseguendo di fatto l’opera del proprio primogenito. Per 20 anni inseguì un desiderio di giustizia che deve essere da plauso ed esempio per tutti noi. Chiunque sarebbe caduto di fronte a botte simili, lei ne trasse benzina.
Il processo che l’ha vista coinvolta per ben 20 anni ben riassume il desiderio di giustizia, non di vendetta, che aveva sempre ispirato anche il giovane 30enne.
Il Biopic su Felicia Bartlotta Impastato
Per questi altissimi valori, Rai Fiction ha deciso del biopic “Felicia Impastato”. A interpretare il ruolo dell’eroina è Lunetta Savino che ha più volte espresso:
“l’intensità di questa sua esperienza attoriale alla luce della storia che si cela dietro la ricostruzione cinematografica. Un film che celebra il ricordo di una madre forte e coraggiosa e conduce lo spettatore negli spazi di vita di una donna segnata dal lutto che non hai mai smesso di lottare e ricordare agli italiani cosa significa convivere con la mafia.”
Che questa successo televisivo sia anche un successo nei valori degli italiani.