Guerra Russia Ucraina. “Quello di Putin è stato un suicidio, ci sarebbe abbastanza per mandarlo a quel Paese. Ora la trattativa è possibile se Ue e Nato saranno ragionevoli”. Sono le parole di Massimo Cacciari, filosofo, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi su Radio Cusano Campus.

Guerra Russia Ucraina

“Fallito il tentativo della Russia di rovesciare il regime ucraino, è possibile una trattativa -ha affermato Cacciari-. La sovranità dell’Ucraina è fuori discussione, si può parlare di Donbass e Crimea e poi sarà compito di UE e Nato essere ragionevoli e decidere quanti missili piazzare sulla testa della Russia. La Russia di Putin è un’oligarchia con molti caratteri mafiosi e ha cominciato questa sciagurata campagna mettendosi dalla parte del torto, ma questo non significa ignorare le cause di quello che sta succedendo”.

Secondo Lavrov la Nato ostacola le trattative

Il ministero degli esteri russo Lavrov accusa anche l’Italia di ostacolare le trattative di pace. “Questo non possiamo saperlo -ha affermato cacciari-. Io so la storia e so che quando cade il muro di Berlino e si disfa l’Unione sovietica, l’unica condizione posta dall’Unione sovietica era che non si allargasse la Nato, questa promessa è stata smentita nel corso degli anni successivi, questo ovviamente non giustifica l’invasione ma è anche un suicidio per la Russia e fa sperare che vi siano delle conseguenze sulla leadership di Putin. Ha finito col rafforzare l’Ucraina. Ci sarebbe abbastanza per mandare Putin a quel Paese”.