Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky affida a Twitter una foto che lo ritrae insieme a Nancy Pelosi, speaker della Camera dei rappresentanti Usa. Una nuova delegazione americana è dunque volata a Kiev, dopo gli incontri nei giorni scorsi di Anthony Blinken e David Lloyd.
“Compiamo questa visita per ringraziarla per la vostra battaglia per la libertà. La vostra battaglia è per tutti. Il nostro impegno è essere qui fino alla fine della battaglia“, sono le parole di Nancy Pelosi nella clip condivisa sul profilo social da Zelensky.
“Ho incontrato la speaker della Camera Usa Nancy Pelosi a Kiev. Gli Usa sono un leader nel forte sostegno alla lotta contro l’aggressione russa. Grazie per aiutarci a proteggere la sovranità e l’integrità territoriale del nostro stato!“.
Зустріч зі спікером Палати представників Конгресу США @SpeakerPelosi в Києві. Сполучені Штати є лідером потужної підтримки України в боротьбі з агресією РФ. Дякуємо, що допомагаєте захищати суверенітет і територіальну цілісність нашої держави! pic.twitter.com/QXSBPFoGQh
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) May 1, 2022
Nancy Pelosi a Kiev, per lei anche l’onorificenza
La visita di Nancy Pelosi a Kiev non è stata solo diplomatica ma anche simbolica. La speaker della Camera americana ha infatti ricevuto l’onorificenza dell’Ordine della principessa Olga. Si tratta di un riconoscimento storico, che risale alla prima regina di Kiev nel nono secolo. Il merito è di aver dato un “significativo contributo personale al rafforzamento della cooperazione interstatale ucraino-statunitense e al sostegno per un’Ucraina sovrana, indipendente e democratica“. È la prima volta che tale onorificenza viene conferita a una politica e non a una figura legata ad attività scientifiche, istituzionali, economiche ed educative.
Ecco di seguito i passaggi significativi della conferenza stampa di Nancy Pelosi sul suolo polacco:
“Lasciatemi parlare a mio name. Non lasciamoci intimidire dai bulli, se minacciano non ci si può tirare indietro. Siamo lì per la lotta, e non ci si può piegare a un bullo. Il viaggio a Kiev ha un chiaro messaggio: l’America è con l’Ucraina fino alla vittoria, così come restiamo a fianco della Nato“.
Gli fa eco Adam Schiff, presidente dell’Intelligence della Camera
“Si tratta prima di tutto dell’Ucraina, ma non si tratta solo dell’Ucraina. Si tratta di un dittatore che fa la guerra come se fossimo nella Seconda guerra mondiale e deve essere fermato. Siamo pronti a dare all’Ucraina tutto il sostegno necessario per fermarlo“.