Papa Francesco, nel discorso davanti a Piazza san Pietro gremita per ascoltare il Regina Coeli, rilancia la speranza di una pace imminente. Il suo pensiero raggiunge i cuori delle famiglie ucraine in difficoltà, soffocate dalla guerra.

Soffro e piango pensando alle sofferenze della popolazione ucraina. Inizia il mese dedicato alla Madre di Dio e vi chiedo ogni giorno del mese di maggio di recitare il rosario per la pace, in particolare per la popolazione di Mariupol, la città di Maria, barbaramente bombardata e distrutta“.

Papa Francesco parla anche di lavoro e giornalisti

Il Pontefice si auspica che ci sia la possibilità di creare corridoi umanitari sicuri, specialmente per tutti coloro che sono all’interno dell’acciaieria Azovstal. Un augurio che mira alla sopravvivenza dei più deboli e dei più fragili, inclusi bambini e deportati:

Davanti a questo macabro regresso dell’umanità mi chiedo, insieme a tante persone, se si voglia cercare la pace, se ci sia la volontà di evitare il conflitto militare e verbale. Non ci si deve arrendere alla logica della violenza perversa, si depongano le armi e si imbocchi la via del dialogo“.

Tutte le richieste avanzata da Papa Bergoglio sono state completamente ignorate da Vladimir Putin. Il capo della Santa Sede non preclude la possibilità di tenere aperti i canali di comunicazione anche con la Chiesa Ortodossa del vescovo Kirill, per ora senza successo. Il Pontefice vorrebbe inoltre impegnarsi fisicamente in una visita a Kiev, tuttavia le condizioni di salute del ginocchio frenerebbero ogni ipotesi di spostamento.

Durante l’omelia Papa Francesco ha inoltre voluto ricordare, in occasione della festa del 1 maggio, gli operai morti sul lavoro, definendo il fenomeno delle “morti bianche” una tragedia troppo diffusa.  Infine, parole di sostegno anche per i giornalisti e per chi opera nel campo dell’informazione.

Il 3 maggio si celebrerà la giornata mondiale della libertà di Stampa. Rendo omaggio ai giornalisti che pagano con la vita il servizio a un diritto inalienabile. Un grazie speciale a quanti con coraggio ci informano sulle piaghe dell’umanità“.