Il Movimento 5 Stelle e Giuseppe Conte continuano a ribadire la loro posizione di non voler più inviare armi sempre più letali all’Ucraina: l’ex premier chiede all’attuale primo Ministro Mario Draghi un chiarimento politico e un voto in Aula per prendere una decisione a riguardo.

Conte: “Importante che Draghi chiarisca indirizzo politico nei contesti internazionali”

Intervistato dal Corriere della Sera e dal Fatto Quotidiano, Giuseppe Conte vuole che il premier Draghi faccia decidere al Parlamento se continuare o meno a inviare armi all’Ucraina:

“Come detto altre volte Siamo favorevoli a sostenere l’Ucraina ai fini di una legittima difesa nel perimetro dell’articolo 51 dell’Onu, ma non siamo disponibili a inviare armi sempre più letali, sempre più pesanti, abbracciando una spirale di progressiva escalation militare che può solo portare a maggiori sofferenze per la popolazione e distruzioni. […] Sarà importante che il premier chiarisca l’indirizzo politico che intende far valere nei contesti internazionali, e che questo sia vagliato e approvato dalla Parlamento”

La posizione del M5s è mossa dal fatto di non voler evitare il conflitto mondiale, come spiega il suo presidente:

“Per intenderci – specifica – non siamo favorevoli all’invio di carri armati. In questo momento così delicato noi dobbiamo fare di tutto per evitare che si arrivi a un conflitto mondiale. Riteniamo che dopo oltre 60 giorni di guerra, gli italiani debbano sapere dal premier qual è l’obiettivo che l’Italia si impegnerà a perseguire in tutti i tavoli internazionali” 

Letta: “Noi dalla parte di Draghi perché ci prendiamo responsabilità”

Se da una parte Conte e il M5s contestato l’operato di Draghi, dall’altra il premier ha il pieno sostegno del PD e di Enrico Letta che commenta così le dichiarazioni dell’ex presidente del Consiglio:

“Noi sosteniamo convintamente il governo Draghi e a volte ho l’impressione che siamo gli unici. Questo mi fa riflettere, mi fa chiedere cosa ci stanno a fare gli altri partiti. Stare al governo significa assumersi responsabilità, dire la verità agli italiani e fare scelte difficili. Ognuno di noi è pieno di dubbi perché abbiamo vissuto la pandemia e oggi un’inedita situazione in cui l’Europa rivive la guerra. Questa condizione la svolgiamo con profondo senso di responsabilità per il paese” 

 

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