Nel febbraio 2020 una giovane calciatrice si reca a una visita di controllo dal medico a Cervia, in provincia di Ravenna: la ragazza  afferma di essere stata molestata. A più di un anno dall’accaduto, il medico si dice innocente e patteggia davanti al gup otto mesi di reclusione con pena sospesa: la ragazza, precedentemente risarcita, non era presente in aula.

Calciatrice molestata dal medico, cosa è successo

I fatti risalgono al febbraio 2020 quando la calciatrice – poco più che maggiorenne – racconta di aver ricevuto molestie e avances indesiderate dal medico durante un’ecografia muscolare. In lacrime dopo la visita, la ragazza chiama la madre e si reca dai carabinieri per sporgere denuncia e, poco dopo, si reca al pronto soccorso dopo un tracollo emotivo.

L’avvocato del medico Carlotta Mattei afferma che la decisione presa contro il suo cliente è stata una scelta puramente processuale perché l’imputato, fino a oggi incensurato e con anni di mestiere alle spalle, si è sempre dichiarato innocente.

Le proteste della difesa e la sentenza: il medico patteggia

Il medico ha patteggiato davanti al gup otto mesi di reclusione con pena sospesa: una sentenza ingiusta per la difesa visto che una consulenza medico-legale sulle modalità di esecuzione dell’esame in questione avrebbe dimostrato la correttezza dell’operato, dal momento che l’ecografia muscolare può prevedere una particolare manovra per controllare eventuali linfonodi.

La calciatrice non ha avuto nessun dubbio definendo l’atteggiamento del medico nei suoi confronti, affermando di aver ricevuto avances indesiderate, come ha raccontato in lacrime in sede di incidente probatorio. Al momento della sentenza la ragazza, già risarcita, non era presente in aula.

 

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