È in corso di svolgimento a Milano, presso il Centro Congressi, la conferenza programmatica di Fratelli d’Italia (FdI). A prendersi la scena politica dell’evento, che si concluderà domenica, è la leader del partito Giorgia Meloni. Tanti i temi trattati nel suo discorso introduttivo, dalla situazione italiana a quella europea fino al rapporto con gli alleati del centrodestra.
L’Europa si è presentata all’appuntamento della storia senza una difesa, senza una politica estera, incapace di svolgere qualsiasi azione diplomatica. L’ingerenza americana è una scelta europea ed è una scelta sbagliata. #EnergiaDaLiberare pic.twitter.com/ZV3zrriOFx
— Giorgia Meloni ?? ن (@GiorgiaMeloni) April 30, 2022
Conferenza FdI, Meloni: “Siamo pronti a governare”
Sul palco del MiCo Giorgia Meloni è la più acclamata e sfrutta l’occasione per ribadire il pensiero di Fratelli d’Italia sui temi di attualità. A cominciare dal ruolo centrale del partito, che i sondaggi danno come prima forza della coalizione:
“Siamo pronti a coinvolgere le autorevoli personalità che saranno ospiti della nostra convention per formulare la proposta più seria possibile al nostro Paese. Siamo stati gli unici ad organizzare una Conferenza programmatica mentre tutto cambia. Ci faremo trovare pronti per governare la Nazione“
“Il declino non è un destino, è una scelta, si può invertire, ed è quello che abbiamo in mente di fare. Se ci riusciremo noi trasformeremo questa epoca infame in un nuovo Risorgimento italiano. L’Italia è una nazione bloccata, che ha un disperato bisogno di liberare la sua energia“.
Poi un passaggio sul conflitto in Ucraina e sulla sudditanza italiana al volere degli Usa:
“In Ucraina si decide anche il nostro futuro ed è importante che si capisca, non solo perché è più vicina a noi di quanto possa sembrare ma per come incide sui nostri equilibri. L’Europa si è presentata all’appuntamento della storia senza una difesa, senza una politica estera, incapace di svolgere qualsiasi azione diplomatica. Ha deciso di farsi difendere dagli Stati Uniti ma quando lo chiedi devi sapere che l’altro non lo farà gratis“.
“Vogliamo essere alleati e non sudditi ma questo ha un costo. Chiediamo forme di compensazione per le nazioni più colpite dalle sanzioni. Non faremo i muli da soma dell’Occidente la grande sfida per il futuro è tornare padroni del nostro destino”.
Infine, l’affondo contro il premier Mario Draghi:
“Chiediamo a Draghi di prendere questa sua autorevolezza che sta in cantina, spolverarla, e andare in Europa per chiedere di rivedere le priorità del Pnrr, in modo da intervenire sugli effetti della crisi: bisogna tenere in equilibrio la sostenibilità ambientale con quella sociale“.