Guerra Russia Ucraina: Mosca verso lo stop al gas in Europa. Il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, non usa giri di parole, torna a minacciare lo stop alle forniture di gas per l’Europa con dichiarazioni minacciose: “Se l’Unione Europea intende fare a meno del gas russo, non c’è motivo per non interrompere subito le forniture, invece di attendere che sia in grado di rimpiazzarle.”
Guerra Russia Ucraina: Mosca verso lo stop al gas in Europa
“L’Unione Europea è abituata a vivere a spese degli altri, prima a spese delle colonie e ora la Russia deve tenerli caldi“, afferma Volodin, “e cinicamente ci dicono: ‘in sette anni abbandoneremo il gas russo, allora noi abbiamo la risposta giusta: ‘Perché attendere?’. Se rifiutate le relazioni strategiche, vivete senza la Russia per almeno un anno”. Questi i toni usati dall’alto rappresentante delle istituzioni russe, che lasciano intendere che la Russia non teme un embargo, mostrando così sicurezza sul fronte dell’economia interna.
Il gas e il pagamento in rubli
Altro tema molto dibattuto in questi giorni è stato quello del pagamento in rubli, richiesto da Putin. “Ho comunicato con i giornalisti, mi hanno chiesto un commento sul fatto che la Russia ha smesso di fornire gas ad alcuni Paesi europei”, ha sottolineato il presidente della Duma, “dal mio punto di vista, è la decisione giusta. È il genere di misure che vanno prese contro Paesi non amichevoli. Allo stesso tempo, sempre più Paesi stanno accettando la richiesta russa di pagare il gas in rubli”.
Le risorse alimentari
Sui rapporti commerciali della Russia, è intervenuto anche Sergey lavrov, l’attivissimo Ministro degli esteri russo che su questo aspetto a dichiarato: “La Russia intende continuare a rispettare in modo equo i suoi impegni nell’ambito dei contratti internazionali per quanto riguarda le forniture di esportazione di alimenti, fertilizzanti, risorse energetiche e altri prodotti critici” Questo ha dichiarato a Xinhua riportata dalla’ agenzia Tass.
Guerra Russia Ucraina: la Nato ostacola la pace
Poi Lavrov sposta il suo focus sulle questioni prettamente politiche e militari sostenendo che “Mosca, ha aggiunto, è “profondamente preoccupata” per la possibile crisi alimentare provocata dalle sanzioni contro la Russia ed è ben consapevole dell’importanza “della fornitura di beni sociali, compresi gli alimenti, per lo sviluppo socioeconomico dei paesi dell’Asia, dell’Africa, dell’America Latina e del Medio Oriente”. Il Ministro, molto vicino a Putin ha poi aggiunto: “Il sostegno della Nato all’Ucraina ostacola il raggiungimento di un accordo politico per porre fine al conflitto”.