Giornata storica per le Marche e per l’Italia, dove ha avuto attuazione la recente norma della Corte Costituzionale che ha stabilito lo “Stop all’automatismo sul cognome paterno ai figli, metterli entrambi”.
Ha avuto esito positivo il ricorso presentato da una madre che voleva che il figlio prendesse il suo cognome, nonostante il padre non fosse d’accordo.
Secondo gli avvocati della donna è una giornata storica. La consulta ha così stabilito. “Viene espressamente richiamata nel decreto del Tribunale di Pesaro, il quale ha ordinato all’Ufficiale dello Stato civile del Comune ove risiede il minore la modifica dello stato di nascita, aggiungendo il cognome materno”.
La “questione del doppio cognome” tiene banco da oltre vent’anni: storico l’esempio di Luigi Fazzo e Alessandra Cusan quando addirittura la Corte Costituzionale nel 2006 aveva chiesto aiuto al Parlamento senza trovare però nessuna risposta.
Ma la faccenda non finì lì: la coppia portò la questione alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, la quale condannò l’Italia.
Queste furono le parole di Fazzo. “Una decisione clamorosa, che da allora ha pesato moltissimo nelle aule di giustizia. Non sul Parlamento che non si è mosso, per maschilismo, per disinteresse. Fino alla decisione storica di questa Consulta, che ha ribaltato il verdetto del 2006″.
Le parole dell’avvocato Andrea Nobili
Tornando al presente l’avvocato della donna che ha ottenuto il doppio cognome, Andrea Nobili, si è così espresso:”Abbiamo presentato il ricorso sulla base di un precedente e chiaro orientamento della suprema corte e il tribunale di Pesaro, già ieri, richiamando le conclusioni della sentenza del giorno prima, ha emesso il provvedimento che è stato depositato oggi”.
La decisione stabilisce “un principio legato all’identità personale” ma permette anche di “fare chiarezza rispetto a principi che evitano trattamenti discriminatori nei confronti delle donne” , ha chiuso l’avvocato.
Al termine dell’udienza il tribunale di Pesaro ha fatto cambiare lo stato di nascita, aggiungendo il cognome della madre.