Sui campi di tennis non si parla d’altri se non di Carlos Alcaraz, il talento spagnolo inevitabilmente accostato a Rafa Nadal. Il 18enne originario di Murcia quest’anno è riuscito ad entrare nella top 10 nonostante la giovanissima età ed è proiettato verso un futuro di successo.
Naturalmente, insieme agli onori arrivano anche le responsabilità e la pressione di un sistema che non vede l’ora di conoscere l’erede dei “big” del tennis mondiale. Carlos Alcaraz ha così commentato la sua posizione:
“È chiaro che il continuo paragone con Rafa è come avere un zaino sulle spalle in cui continuano a metterti pietre. Però per ogni pietra che mi mettono, ogni pietra cerco di ritirare indietro”.
Per non “deludere” le aspettative, lo spagnolo ha sottolineato il suo enorme impegno quotidiano sul campo d’allenamento:
“Dalle 9:30 alle 13:30 mi alleno senza sosta, che sia palestra o tennis. E poi ancora al pomeriggio”
Esta noche, el tenista Carlos Alcaraz (@alcarazcarlos03) viene a divertirse por primera vez a @El_Hormiguero. 🐜🐜
— Antena 3 (@antena3com) April 28, 2022
El programa será tan divertido como exitosa está siendo su temporada. 😏 ¿Te lo vas a perder? 🎾 #ElHormiguero
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Carlos Alcaraz: i segreti dietro il successo
Esser paragonati ad una leggenda come Rafael Nadal non capita tutti i giorni ma Carlos Alcaraz nella sua intervista ha spiegato anche le rinunce fatte in adolescenza. Sono tanti i sacrifici che il talento spagnolo ha dovuto fare nel suo percorso in carriera:
“Ovviamente non sono potuto andare a molte feste, ma al di là di quello non è che mi sia perso molto. Quanto torno a casa dimentico di essere un tennista professionista e torno un ragazzo normalissimo.”
Infine, una parentesi sulla forza mentale che già in questi primi anni sui campi ha saputo dimostrare:
“Quando vedo che il mio avversario rallenta un po’ o non è concentrato e non è più così sicuro, allora me ne rendo conto e provo ad attaccare. Mi piace giocare in maniera coraggiosa, voglio essere aggressivo in campo e per fare questo appunto bisogna giocare un tennis d’attacco, un tennis coraggioso”