Pallacanestro Milano fine sogno europeo

Il sogno europeo di Milano è rimandato. La Pallacanestro Olimpia Milano ha fronteggiato, finché ha potuto, con il dovuto piglio e impegno, una Efes Anadolu efficace e più precisa, nei momenti salienti.

Pallacanestro Milano fine sogno europeo

Il risultato finale, 75-70, racconta molto, delle difficoltà capaci di avversare il cammino della sola rappresentante italiana nella sede europea più importante. Contro il Covid 19, contro i tanti, troppi infortuni, che hanno estromesso inizialmente Datome, poi Melli quindi Delaney, nel momento in cui avrebbero potuto dare il loro individuale contributo, alla causa di un ritorno ai massimi livelli, del club milanese.

Storia di una gara punto a punto

Il primo periodo ha fatto capire subito, che musica suonassero, i Campioni d’Europa. Al 10′ Efes avanti 19-11.

La replica dell’Emporio Armani Milano è da grandissima squadra: 23-34 per il 42-43 dell’intervallo lungo. E qui ancora si dovevano innescare Shields e Rodriguez. Tanto che al 30′ il tabellone racconta del 62-58 in teoria ricucibile. E nel quarto tempo Milano sarebbe al 4′ avanti di 4, 66-62, e 68-64. E’ l’ultimo colpo d’ala perché il 20-15 parziale del penultimo periodo è il presupposto del 13-12 degli ultimi 10′. Milano arriva con fiato e lucidità corti, come l’imprecisione al tiro.

Fino alla fine, più o meno – L’equilibrio e la parità sono durati fino al 38’, quando la compagine di Ettore Messina era in gara, poteva arrivare al supplementare e vincere la quarta sfida della serie. Non è andata, in attacco, dove, a turno, Datome, Shields, Rodriguez, si erano alternati, con qualche punto ciascuno. L’ex capitano della Nazionale ne aveva segnati 21, e il suo l’aveva combinato, sui 70 totali.

Dalla parte opposta Ataman non ha commesso l’errore di puntare su quelli attesi, Micic e Larkin. I quali hanno confermato la loro bravura nel sapersi mettere a disposizione dei compagni di viaggio.

Ataman crede nel bis europeo

L’allenatore turco ci crede, nella ghiotta opportunità di bissare il titolo vinto un anno fa, di questi tempi.

Milano dovrà saper ripartire. Ma lo dovrà fare già dal campionato nazionale. Perché sono due anni che una verità è emersa. L’Eurolega è un altro, campionato. Perché 34 partite sono, un altro torneo, oltre a quello che si gioca dentro casa propria.

Milano di qui al termine

C’è da pensare al campionato, per l’Olimpia. Non può bastare, arrivare secondi alla fontanella, come si diceva ai tempi del primo Peterson milanese. Bisogna bere per primi. Consci benissimo, della forza delle “V” nere. Per questo ci vorrà, per intero, tutto il collettivo e tutta la forza della rosa milanese. Non può bastare, la sola Coppa Italia.

EFES ANADOLU ISTANBUL-EA7 MILANO 75-70

Efes: Larkin 8, Micic 20, Pleiss 25, Moerman 4, Bryant 6, Anderson 5, Dunston 2, Tuncer 2, Singleton 3. Allenatore: Ataman.

Olimpia EA7: Rodriguez 7, Hall 9, Datome 21, Shields 8, Hines 10, Tarczewski 4, Bentil 6, Ricci 5, Grant. Allenatore: Messina.

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