L’Istat certifica il primo stop al Pil italiano (-0,2%) nel primo trimestre 2022. Si tratta di una novità attesa ma inconsueta dopo quattro trimestri in rialzo, e confermano i timori dello sviluppo del conflitto in Ucraina. Il confronto è sui valori concatenati congiunturali rispetto al 2015, mentre su base tendenziale, rispetto al primo trimestre 2021, è cresciuto del 5,8%. L’’Istat precisa inoltre che il primo trimestre ha avuto una giornata lavorativa in meno rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al primo trimestre del 2021.
Nel I trimestre 2022 Pil -0,2% sul trimestre precedente, +5,8% sul I trimestre 2021 #istat https://t.co/JviVyWcfwN pic.twitter.com/1lnZCaNnGk
— Istat (@istat_it) April 29, 2022
Pil Italia primo trimestre, i fattori decisivi e il confronto con l’Europa
Il calo del Pil in Italia nel primo trimestre 2022 è frutto di tendenze opposte. Crescono i settori legati al mondo agricolo, silvicolo (boschi e foreste) e alla pasca. Al contempo diminuiscono i servizi e l’industria. In questo modo la variazione acquisita per il 2022 è del +2,2%, con le stime che temevano risultati peggiori (-0,5%). Ma secondo Confindustria è ancora presto per valutare l’impatto degli eventi bellici, che influiranno soprattutto sul secondo trimestre dell’anno.
Unico dato parzialmente positivo è il rallentamento dell’inflazione ad aprile. È la prima volta dopo nove mesi di continue risalite. Le stime preliminari dell’Istat vedono l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) a +0,2% su base mensile e +6,2% su base annua (da +6,5% del mese precedente). A determinare la contrazione della corsa sono in particolare i prezzi dei beni energetici (+42,4%, -8% rispetto a marzo)
Se allarghiamo il quadro europeo le cose si mettono male: l’Italia registra infatti il peggior dato dall’Eurozona. La Germania, per esempio, vede crescere il Pil dello 0,2%, anche se il valore è ancora provvisorio. In Spagna, fin qui la più colpita dai rincari,il Pil segna +0,3% nel primo trimestre dopo un crollo del 2,2% registrato nei tre mesi precedenti. Stessa tendenza italiana per la Francia, che rimane stazionaria a dispetto di previsioni più incoraggianti. Oltreoceano la situazione è perfino peggiore, con gli Usa che hanno comunicato un preoccupante -1,4% del Pil sempre nel primo trimestre 2022.