Il media americano “Daily Beast” riporta per la prima volta estratti di un talk show russo chiamato “60 minuti”. Nello specifico, il programma ricalca le ultime dichiarazioni di Putin (sull’uso di armi “mai viste prima”) e di Lavrov (“Una Terza Guerra Mondiale è possibile”). I commenti all’operazione speciale del Cremlino sono forti, al limite della follia, e perfettamente allineati alla volontà del potere centrale. Ecco i principali estratti degli ospiti presenti in trasmissione.
Russian state TV is raging about WWIII and an inevitable escalation over Russia’s invasion of Ukraine. Citizens are being primed to believe that even the worst outcome is a good thing, because those dying for the Motherland will skyrocket to paradise.https://t.co/PzAt9jCBLt pic.twitter.com/DK2mXXWdfe
— Julia Davis (@JuliaDavisNews) April 27, 2022
La tv russa tra servilismo e follia
Il primo a prendere parola nel talk show politico “60 minuti” sulla tv russa è Vladimir Avatkov, diplomatico del Ministero degli Affari esteri. Poche parole abbastanza incontestabili:
“Quello che sta succedendo non riguarda l’Ucraina, ma il futuro ordine mondiale, nel quale non c’è spazio per l’egemonia e dove la Russia non può rimanere isolata“.
Un’iniziale tentativo di escalation dei toni lo apporta la conduttrice del programma, Olga Skabeeva, a proposito del vertice Nato in Germania:
“L’ipotesi di un riarmo occidentale è la “dimostrazione che questa è davvero la terza guerra mondiale, non più solo un’operazione speciale. Quaranta paesi sono contro di noi, ci hanno dichiarato guerra“.
Andrey Sidorov, vice-preside della politica mondiale presso l’Università statale di Mosca, punta il dito contro gli Stati Uniti:
“Le decisioni finali non vengono prese a Londra, ma a Washington. Se vogliamo colpire il vero centro dell’Occidente, allora dobbiamo colpire Washington”.
Talk show sulla tv russa, i momenti di maggiore cinismo
I punti più estremi del dibattito si raggiungono con Vladimir Solovyov, ospite speciale e amico intimo di Vladimir Putin, e con la giornalista Margarita Simonyan.
“Lavrov aveva avvertito l’Occidente che questa strategia avrebbe condotto alla terza guerra mondiale, ma preferiscono giocare in grande. Questi sono dei bast**di senza morale, ma noi andremo in paradiso“.
“Tutto finirà con un attacco nucleare. Per me è il risultato più probabile. Questo da un lato mi fa orrore, ma dall’altro ho la consapevolezza che è quello che è. Moriremo tutti un giorno“.