Nelle ultime ore la Russia ha lanciato un raid improvviso su Kiev. Secondo quanto riportano i media internazionali, infatti, missili russi sono caduti sulla capitale ucraina proprio mentre Guterres – Segretario Generale delle Nazioni Unite – era in visita a Zelensky. Il numero uno dell’Onu ha commentato in questa maniera quanto accaduto:

“L’attacco mi ha scioccato.”

Missili Russi su Kiev, Guterres: “La guerra finirà quando lo deciderà la Russia”

Guterres negli scorsi giorni ha raggiunto Mosca e incontrato Vladimir Putin, annunciando che il Cremlino non vuole mollare la presa senza prima un accordo sulla Crimea e sul Donbass:

“La guerra non finirà con le riunioni. La guerra finirà quando la Federazione Russa deciderà di finirla e quando ci sarà – dopo un cessate il fuoco – la possibilità di un accordo politico serio. Possiamo avere tutte le riunioni, ma non è questo che farà finire la guerra.”

Poi, sui corridoi umanitari:

“Putin concorda in linea di principio sulla necessità di evacuare i civili verso i territori controllati dal governo di Kiev. Siamo anche in contatto con il governo dell’Ucraina per vedere se possiamo avere una situazione in cui nessuno può incolpare l’altra parte per le cose che non accadono. I civili pagano il prezzo più caro della guerra. Questo va ricordato in ogni parte del mondo. A Mariupol siamo di fronte ad una crisi nella crisi.”

Missili Russi su Kiev, Zelensky: “Serve risposta potente e appropriata”

Poche ore fa sono quindi arrivate anche la parole del presidente ucraino, Zelensky, il quale ha auspicato una risposta immediata nei confronti del Cremlino:

“Sono cinque i missili russi che hanno colpito oggi Kiev, quando il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres era ancora nella capitale ucraina. Questo la dice lunga sul vero atteggiamento della Russia nei confronti delle istituzioni globali, sugli sforzi della leadership russa per umiliare le Nazioni Unite e tutto il resto che l’organizzazione rappresenta. E quindi serve una risposta appropriata e potente”.