Nella giornata mondiale della sicurezza sul lavoro arrivano notizie non confortanti. Infatti, i dati che arrivano dall’Inail relativi al primo trimestre del 2022 non sono dei migliori. Sono aumentate infatti le morti delle donne sul luogo di lavoro, a dimostrazioni di condizioni di lavoro sempre più difficili. 

La sicurezza sul lavoro continua a diminuire 

Per quanto riguarda le morti degli uomini i dati arrivati parlano di una riduzione di 6 unità rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, passando da 171 vittime a 165. Quello che invece preoccupa è l’aumento delle morti di sesso femminile. Si è passati infatti da 14 donne morte sul lavoro del 2021 alle 24 morte quest’anno, dati sempre relativi al trimestre Gennaio-Marzo. Un aumento di dieci unità che fa sicuramente preoccupare.

Un altro dato sconfortante arriva dai dati per fascia di età. L’analisi fatta porta alla luce un aumento dei decessi nella fascia di età degli Under 40 dove si è passati da 34 a 49 decessi. Non bene neanche la fascia tra i 45 e i 49 anni dove le morti sono passate da 22 a 24.

Dato positivo nella sola fascia di età tra i 40 e i 44 anni dove le morti sono diminuite di 1 unità passando da 17 a 16 decessi. Il sud Italia fa registrare un aumento del 64% con la Campania che è la regione con più infortuni.

Gli incidenti sul lavoro non mortali 

Anche in questa categoria abbiamo un incremento comparando il primo trimestre del 2022 con quello dello scorso anno. L’incremento relativo agli incidenti avvenuti sul lavoro fa registrare 176.545 casi nel 2022 contro i 115.286 del 2021. Sempre in aumento anche i casi avvenuti nel tragitto casa-lavoro dove si è passati da 13.385 a 17.561 con un aumento di 31,2 punti percentuali.

Le aree con più infortuni

Tutto il territorio nazionale registra un aumento delle denunce per infortunio sul lavoro.

Il Sud ha registrato l’aumento più alto con il 64,3% seguito dal +63,4% del Nord-Ovest, il +60,7% delle Isole. Aumento del 51,3% al Centro e +31,8% al Nord-Est. La regione Italiana con l’aumento maggiore è la Campania con il + 116,2% seguita dalla Liguria con + 85,3%e dal Lazio con un + 73,8%.