Yoga della risata: domenica 1 maggio si celebra la giornata mondiale. La risata, oggi più che mai, è considerata linguaggio universale di pace. Sono tante le iniziative in Italia, da Nord a Sud, virtuali e reali, a sostegno della ricorrenza. Lo yoga della risata, pratica che migliora la vita, connette le persone di culture differenti.
Yoga della risata: il fondatore Madan Kataria
Yoga della risata: quando è stata istituita la ricorrenza? Nel 1998, poi fissata alla prima domenica di maggio, dal medico indiano Madan Kataria, fondatore della pratica e presente all’evento con sua moglie Madhuri, per celebrarne il messaggio di Pace, oltre a quelli di Salute e Felicità. Madan Kataria sarà presente, tra l’altro, all’evento virtuale organizzato da Lara Lucaccioni, la più attiva Master italiana di Yoga della risata, su Zoom dalle 11.00 alle 12.00.
La pratica per un futuro di pace
“Praticare lo Yoga della Risata, come fanno oggi oltre 3 milioni di persone in più di 110 Paesi, significa scegliere di essere una luce per noi e per gli altri in questo momento buio – ha dichiarato Lara Lucaccioni- , rimanendo centrati e cercando di capire come possiamo agire da dove siamo. Oltre a contribuire ad un futuro di pace.”
La guerra, dentro e fuori
La guerra combattuta al di fuori di noi non è altro che il riflesso della guerra vissuta nella nostra mente e nel nostro cuore. Invece, “quando tu ridi, tu cambi, quando tu cambi, cambia il mondo intorno a te”,come riporta una delle frasi più celebri di Madan Kataria. La risata incondizionata è infatti la pratica più facile ed economica ai fini del BenEssere fisico, mentale, sociale e spirituale, a partire dalla produzione del cosiddetto joy cocktail, dopo almeno 10 minuti di esercizio, con l’incremento di serotonina, endorfine e ossitocina, dal valore antidepressivo e antidolorifico, e l’abbassamento del cortisolo, l’ormone dello stress. Enorme, dunque, il suo valore terapeutico, a livello individuale e in tutte le situazioni in cui c’è un gruppo.