Slitta il signing (ovvero le firme sul contratto preliminare di vendita, passaggio propedeutico al closing previsto a fine campionato) tra Elliott e Investcorp, fondo mediorientale da 40 miliardi di dollari che ha sede in Bahrein.
Secondo quanto riportato da ‘ClassCnbc’, le firme sul contratto preliminare per la cessione del Milan non ci saranno venerdì 29 aprile – 24 ore prima della scadenza del mese di esclusiva per la vendita del club che il fondo americano ha concesso a Investcorp – ma slitteranno di qualche giorno.
Alla base del rinvio non ci sarebbe nessun problema, ma solo la necessità di dare ulteriore tempi tecnici ai legali dei due fondi per stilare i contratti. A conferma di ciò, ‘ClassCnbc’ conferma l’accordo sulla valutazione del club per un valore di 1.18 miliardi di euro.
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— skysport (@SkySport) April 28, 2022
Cessione Milan, si riparte dalla stessa dirigenza
Cessione Milan solo rimandata, dunque. A confermare lo slittamento di qualche giorno – le firme sul contratto preliminare dovrebbero arrivare a inizio della prossima settimana – aggiungendo anche altri importanti novità sulle vicende societarie sono i colleghi di Sky Sport.
Secondo quanto riporta l’emittente satellitare, Investcorp acquisterà anche l’intera gestione del Milan: questo vuol dire che Maldini, Massara e Moncada – tutti e tre i dirigenti dell’area sportiva sono in scadenza di contratto a giugno – saranno con ogni probabilità confermati anche per la prossima stagione. Ancora da definire invece il futuro dell’Ad Ivan Gazidis, il cui contratto scadrà a fine novembre.
Cessione Milan, Yonghong Li fa causa a Elliott
Da ambienti vicino alla trattativa, inoltre, fanno sapere che le ultime richieste presentate dal cinese Yonghong Li non influenzeranno in alcun modo l’esito della trattativa per la cessione del Milan tra Elliott e Investcorp.
Come svelato da Il Sole 24 Ore, infatti, l’ex proprietario del Milan ha presentato richiesta di un maxi risarcimento da 320 milioni di euro al fondo Elliott, che nel 2017 ha rilevato il club dalle mani cinese proprio per le inadempienze dello stesso Yonghong Li nel restituire il finanziamento ottenuto dallo stesso fondo americano.