Violenza sessuale in guerra. Il crimine che le attraversa tutte. Porte delle cantine e dei seminterrati sfondate, alcune donne sono state violentate davanti ai loro figli e i filmati della violenza pubblicati su siti porno dai soldati in guerra. Molte delle segnalazioni riportano anche di militari che trasportano droghe, Viagra e pacchetti di preservativi, sollevando anche dubbi sul fatto che questi articoli potessero essere stati acquistati privatamente o addirittura forniti.

Violenza sessuale in guerra. Il crimine che le attraversa tutte

A causa delle ostilità in corso e poiché molte città occupate sono state del tutto isolate e con la maggior parte delle telecomunicazioni interrotte, è stato difficile verificare in modo indipendente queste affermazioni e far venire alla luce notizie di violenze sessuali e ulteriori atrocità che in questi mesi di guerra si stanno compiendo contro i civili. Le denunce finora sono state fatte da donne e uomini che sono riusciti a fuggire e da sopravvissuti delle aree recentemente liberate. Altre compaiono sui social media o sono emerse dopo che il Servizio di sicurezza ucraino (SSU) ha intercettato conversazioni tra soldati russi e parenti o amici in Russia, dove questi ultimi si vanterebbero di episodi legati agli stupri, singoli o di gruppo.

“Tra il coprifuoco e i bombardamenti cercavo una contraccezione”

Antonina Medvedchuk, 31 anni, ha detto al The Guardian che quando si è svegliata al suono dei bombardamenti il ​​giorno in cui è scoppiata la guerra, le prime cose che ha afferrato prima di lasciare la periferia nord di Kiev sono state preservativi e forbici da usare come arma per proteggersi. “Ogni intervallo tra il coprifuoco e i bombardamenti cercavo una contraccezione di emergenza invece di un kit di pronto soccorso di base”, ha riferito al tabloid britannico.

Un crimine di guerra e contro l’umanità

Lo stupro e l’aggressione sessuale sono oggi annoverati nello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale, firmato nel 1998 ed entrato in vigore nel 2002, tra i crimini di guerra e i crimini contro l’umanità. Sia il procuratore generale dell’Ucraina che la Corte penale internazionale hanno affermato che apriranno indagini sulle violenze sessuali denunciate.
Ma quella che attualmente sembra una remota possibilità di giustizia ha fatto ben poco per placare i timori delle donne ucraine su ciò che potrebbe ancora accadere in una guerra che è tutt’altro che finita.