Igor Volobuev, il vicepresidente della Gazprombank di proprietà statale, ha deciso di abbandonare la Russia e di combattere al fianco delle forze ucraine. La notizia riportata dal The Moscow Times riprende un’indiscrezione lanciata dal The Insider. Il dirigente ha lasciato la Russia il 2 marzo scorso e lo ha fatto proprio perché non riusciva a sopportare tale crudeltà verso la sua amata Ucraina, sua terra natale. Volobuev ha anche dichiarato di voler cancellare il suo passato russo e che il suo obiettivo è di rimanere nel suo paese fino alla vittoria.

La decisione di Igor Volobuev di lasciare la Russia

Il vicepresidente di Gazprombank ha definito l’invasione Russa in Ucraina un chiaro crimine di guerra di cui tutto il popolo russo è responsabile perché “non è Putin ad uccidere gli ucraini o a violentare le donne ucraine, a commettere questi atti è il popolo russo”

Per finire Volobuev ha commentato la morte di Vladislav Avayev, ex dirigente sempre di Gazprombank, dicendo di non averlo mai conosciuto ma che non crede affatto al suicidio, inoltre non pensa che abbia potuto uccidere la moglie e la figlia. Questo episodio rappresenta una chiara messa in scena secondo Volobuev. “La vera motivazione delle loro morti è difficile da spiegare” ha proseguito Volobuev. Lo stesso pensa dell’altro episodio riguardante Sergei Protosenya, ex dirigente di Novatek, trovato senza vita nella sua villa in Spagna insieme alla moglie e alla figlia di 18 anni.

La decisione di Volobuev, infatti, rappresenta il quarto caso di un dirigente di alto livello o di un funzionario noto ad aver preso la drastica decisione di abbandonare la Russia.

Le origini di Volobuev

Il dirigente è nato nella piccola città di Okhtyrka situata nel nord-est dell’Ucraina più precisamente nell’Oblast di Sumy non lontano dal confine con la Russia. Qui il dirigente ha vissuto fino alla maggiore età, prima di lasciare casa e trasferirsi a Mosca.