Un nuovo caso di femminicidio scuote la cronaca italiana. L’ultimo episodio è accaduto sul Lago Maggiore, tra le province di Novara e Verbania. Le due vittime sono Sonia Solinas, barista 49enne di Dormelletto, e il compagno Filippo Ferrari, operaio di Castelletto Ticino di 37 anni. La ricostruzione lascia pochi dubbi sullo sviluppo degli eventi: l’uomo si sarebbe recato a casa della compagnia uccidendola, prima di togliersi la vita sulla Strada Provinciale Valgrande.

La ricostruzione del femminicidio del Lago Maggiore

Il femminicidio sul Lago Maggiore è avvenuto martedì 26 aprile, a cominciare dalle prime ore del mattino. I titolari del locale in cui lavorava ad Arona hanno contattato la madre informandola che la figlia non si era presentata al lavoro. Da qui la corsa nel comune adiacente di Dormelletto dove l’anziana donna ha trovato la figlia avvolta in un mare di sangue. Nonostante l’immediata richiesta di soccorsi, Sonia Solinas era già deceduta a causa di numerose coltellate inflittele.

Circa un’ora e mezza più tardi, a 50 chilometri di distanza in piena Valgrande, degli operai hanno sentito un fortissimo schianto. Era il Ferrari che poneva fine alle sue sofferenze gettandosi da un ponte con la propria automobile, una Volkswagen Polo. Qui i soccorsi sono stati più complicati a causa della conformazione territoriale, pertanto si è dovuto attendere l’intervento dei vigili del fuoco e del soccorso alpino. In un secondo momento sono comparsi sulla scena anche carabinieri e forestale.

Sono i carabinieri del comando provinciale di Novara che si stanno occupando delle indagini in collaborazione con la municipale di Arona, In attesa dell’autopsia è ormai confermata la teoria dell’omicidio-suicidio. Uno scenario che la comunità non aveva mai preso in considerazione, tenuto conto della duratura relazione tra i due, insieme da 15 anni. La donna lascia infine un ragazzo di 22 anni.