L’Italia si appresta a inviare un secondo pacchetto di armi all’Ucraina per aiutare l’esercito di Kiev. Tuttavia, il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte chiede al premier Mario Draghi di riferire in Parlamento circa le intenzioni governative. Si attende inoltre di capire come sia composta la fornitura, al momento protetta dal segreto di Stato. Ieri passi avanti sul fronte europeo nel summit di Ramstein, in Germania, dove è stata dettata la linea comune di totale sostegno bellico a Zelensky.
Il @Mov5Stelle si oppone all’invio di armi che sia al di fuori dell’esercizio della legittima difesa sancito dall’art. 51 della Carta dell’Onu. Dobbiamo lavorare ad una soluzione politica della guerra: abbiamo bisogno di un’escalation diplomatica, non di un’escalation militare. pic.twitter.com/VX8QRxbtyR
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) April 26, 2022
Giuseppe Conte sull’invio di armi in Ucraina: “Perseverare i negoziati”
Il segretario del Movimento 5 Stelle ed ex-premier Giuseppe Conte ribadisce con forza il “no” del partito all’invio di nuove armi in Ucraina. Il principale punto di scontro riguarderebbe la qualità della fornitura bellica, che di fatto alzerebbe ulteriormente i livelli del conflitto verso una possibile escalation.
“Chiediamo al premier Draghi e al ministro della Difesa Guerini di riferire in Parlamento, in modo che ci sia piena condivisione circa gli interventi programmatici del governo. Se ci dovesse essere un nuovo voto in Aula voteremo conseguentemente. L’Italia sia protagonista di negoziati che portino ad una soluzione politica equilibrata“.
“Nessuno finora ci ha detto che l’obiettivo è distruggere la Russia. Draghi deve dirci quale linea e quale indirizzo prevarranno in sede internazionale. Inasprire il conflitto sarebbe uno scenario da terza guerra mondiale, una follia“.
Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini riferirà giovedì in Parlamento in merito alla dotazione che sarà inviata a Kiev. Al momento lo Stato Maggiore della Difesa, presieduto dal generale Francesco Figliuolo, sta valutando le migliori soluzioni per comporre l’equipaggiamento militare.
Il capo del Pentagono a Ramstein: “Settimane decisive”
Ieri si è tenuto a Ramstein, in Germania, un summit tra i principali ministri della Difesa, tra cui anche l’italiano Lorenzo Guerini. Un incontro fondamentale e necessario per stabilire le prossime mosse militari a sostegno dell’Ucraina:
“Putin deve decidere di mettere fine al conflitto in Ucraina. Lui lo ha iniziato, in modo ingiustificato e non provocato, lui può decidere una de-escalation. Noi non abbiamo tempo da perdere sono settimane decisive per la guerra, usciamo dal meeting con una chiara visione delle sfide che l’Ucraina deve affrontare oggi e nel futuro“.
“L’urgenza della situazione è nota a tutti e noi possiamo fare di più. Oggi lanciamo un meccanismo per lavorare insieme, per aiutare l’Ucraina ora e dopo la guerra. “Faremo il possibile, l’Ucraina crede di poter vincere la guerra e a questo crediamo anche tutti noi. Ha bisogno del nostro aiuto oggi, e ne avrà bisogno anche nel futuro.”