Malasanità Domenico Natale. Un tumore osseo confuso per una frattura al ginocchio. L’inammissibile errore è costato la vita ad un 20enne casertano, Domenico Natale che prima di morire ha subito l’amputazione di una gamba. La diagnosi sbagliata è stata imputata a due medici della casa di cura Nuova Itor.
Malasanità: il caso di Domenico Natale
Il tutto ha inizio il 4 maggio 2013 quando l’ortopedico, dopo una visita di controllo alla gamba e diverse radiografie, diagnostica a Domenico una frattura al ginocchio da operare. Un infortunio comunque inspiegabile. Il ragazzo infatti, non aveva subito alcun tipo di trauma o di lesione. Purtroppo però l’analisi di frattura dell’ortopedico trovò d’accordo anche il collega radiologo e si procedette con l’operazione.
Le cose non andarono come sperato e precipitarono in poco tempo. Il tumore si espanse rapidamente e dopo poche settimane vennero riscontrate diverse metastasi che costrinsero all’amputazione della gamba destra.
Troppi errori, ma soprattutto la scarsa tempestività, portarono alla morte alle 4 del mattino del 30 ottobre 2014 il giovane ragazzo.
Una battaglia durata 8 anni
Ha inizio così la battaglia di Pino Natale, il padre di Domenico che, insieme ad AssoTutela, trova il suo epilogo e giustizia il 21 aprile 2022. La scorsa settimana c’è stata infatti la conferma della condanna ad un anno di reclusione per l’ortopedico che operò il giovane casertano per quella che, secondo lui, era solo la riduzione di una frattura composta del piatto tibiale con la rimozione di una massa che si era poggiata sul ginocchio.
“La Suprema Corte ha riconosciuto le accuse di omicidio colposo e lesioni colpose gravissime”, spiega Michel Maritato, presidente di AssoTutela. “Oggi, è stata scritta una pagina di storia del diritto che rende orgoglioso del lavoro che svolgo ogni giorno vicino alla cittadinanza tutta”, aggiunge.
Un sospiro di sollievo per i familiari e per il padre che sottolinea come finalmente Giustizia è stata fatta per suo figlio, il giovane ‘Mimmo’.
“Non ho mai smesso di crederci e adesso, grazie a questa doppia condanna conforme, posso finalmente essere un po’ più sereno. Nessuno mi porterà mai indietro mio figlio, ma è giusto che medici tanto superficiali siano fermati”.
Oggi a Pomeriggio con Noi, Pino Natale e Micheal Maritato esporranno il caso. Collegatevi sul 264 del digitale terreste o su www.cusanoitaliatv.it per seguire la diretta.
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