Siamo ben lontani dal chiudere la guerra in Ucraina in pochi giorni come aveva pontificato Putin nel suo iniziale piano di guerra. La situazione geopolitica mondiale continua ad essere in grande bilico e lo sarà probablimente fino alla fine dell’anno, come aveva previsto il blog specialistico “Difesa & Sicurezza”. Notizie dure e drammatiche ma anche tragi-comiche circa la propaganda di guerra, raccontate in diretta a “Bagheera – Manuale di sopravvivenza dalla giungla quotidiana” condotto su radio Cusano Campus dal cantautore Bussoletti.
Sull’equivoco delle SIM
“Nel massimo rispetto del dramma che sta vivendo il popolo ucraino, c’è un video che sta facendo il giro della rete che dovrebbe spaventare e che invece fa anche un po’ sorridere. Fare propaganda di guerra è una prassi normale ma non tutti sono professionisti seri in questo. Nel backstage di questo filmato, infatti, si intravede una custodia del videogioco “The Sims 3” che poco ha a che fare con una situazione bellica. E’ probabile che ci sia stato un malinteso tra il committente e il videomaker: il primopotrebbe aver chiesto di inserire “tre SIM telefoniche” mentre l’improvvisato regista ha frainteso mettendo “Sims 3” il videogame.”
Sulle teorie dei complosttisti circa il gas
“Le difficoltà dell’Europa di sganciarsi del tutto dal gas della Russia dimostrano che non c’era complotto? Di certo, se ci fosse stata la volontà a tavolino di intraprendere una guerra così importante, si sarebbe studiato il modo di uscire in fretta da questa dipendenza. E invece è tutt’altro che semplice rinunciare a quella fornitura e l’attualità lo dimostra.”
Sull’uso dei profughi come arma
“Parte della propaganda di guerra usa i profughi ucraini come armi. Sono, a tutti gli effetti, una minaccia che incombe sull’Europa e che viene sfruttata per alzare l’asticella della paura generale. Ad oggi si tratta di 4 milioni di persone a cui andrebbe aggiunto il numero degli sfollati. Di questi, ben 10mila sono già arrivati in Italia nel 90% dei casi donne e bambini. Come gestirli? Come aiutarli? Come fermare l’emoraggia? Molti sono i quesiti che si sta ponendo l’UE.”
Sul nuovo attacco degli hacker
“E’ confermato che il collettivo hacker Anonymous ha colpito ancora. Questa volta è toccato ad un sito della rete di controllo del gas russo, il Russian Linux terminal di Nogir, nel nord dell’Ossezia. Sono stati proprio loro a rivendicare l’azione con questo tweet: “Abbiamo cambiato i dati e alzato così tanto la pressione del gas da causare quasi un incendio”.”
Chissà che tutto questo non faccia vacillare la fiducia in Putin degli oligarchi russi.
Ecco il link del podcast dell’intera intervista sulla propaganda di guerra di Difesa & Sicurezza:
https://www.radiocusanocampus.it/podcast/difesa-sicurezza-il-punto-sulla-guerra-26-04-22/