Dopo gli orrori trovati a Bucha aveva dichiarato che era una “provocazione in cui l’esercito russo non c’entrava nulla”.
Oggi Putin torna con delle dichiarazioni che mettono un po’ di speranza per una risoluzione pacifica del conflitto.
Lo fa in un incontro con il segretario generale delle Nazioni Unite.
Come scrive Tass il presidente russo ha detto che “La Russia, in quanto uno dei paesi fondatori delle Nazioni Unite e membro permanente del Consiglio di sicurezza, ha sempre sostenuto questa organizzazione universale” che ”è unica nel suo genere, non esiste un’altra organizzazione del genere nella comunità internazionale”. Putin ha concluso di ‘‘sostenere fortemente i principi su cui si basa’ l’Onu, ora e in futuro”.
Putin ha poi detto che a Mariupol non ci sono operazioni militari in corso, ha inoltre accusato i soldati ucraini di nascondersi dietro ai civili nell’acciaieria Azovstal.
Inoltre ha detto a Guterres che 100mila persone sono state libere di lasciare Mariupol, inoltre ha accusato di mentire chi accusa che i corridoi funzionari non ci siano. “Stanno funzionando secondo il nostro sistema”, ha dichiarato Putin a Guterres.
L’esito dell’incontro tra Putin e Guterres
Al termine del meeting con Guterres in una nota è stato comunicato che Putin ha accettato il coinvolgimento di Nazioni Unite e Croce Rossa per l’evacuazione dei civili che si trovano asserragliati a Mariupol.
Guterres ha invece “ribadito la posizione delle Nazioni Unite sull’Ucraina” e con Putin ‘‘hanno parlato delle proposte per l’assistenza umanitaria e l’evacuazione dei civili dalle zone di conflitto”, così ha spiegato il segretario generale delle Nazioni Unite Stephane Dujarric.
“Ci aspettiamo ancora e speriamo di poter raggiungere un accordo attraverso i canali diplomatici”.
Queste le parole più significative di Putin con cui Putin ha concluso l’incontro a Mosca con il Segretario Generale ONU Antonio Gutierres. I negoziati non sono fermi, ma proseguono in video conferenza, con la speranza che alla fine il conflitto cesserà a breve.