“Le centrali dove oggi ci sono i russi come la centrale di Zaporizhzhia, che è la più grande d’Europa, può essere una catastrofe più grande di Chernobyl”. Così Iryna Guley, giornalista corrispondente dall’Ucraina per Cusano Italia TV.
Ucraina, la corrispondente Guley: “Atti di terrorismo nucleare a Zaporizhzhia”
“Nessuno pensava che dopo 36 anni a Chernobyl avremmo visto l’attacco dei russi alla centrale e le trincee nella Foresta Rossa” continua Guley. “Non sapevamo cosa fosse il terrorismo nucleare fino 24 febbraio. Adesso sappiamo cosa significano queste parole. I russi hanno attaccato Chernobyl e adesso la centrale nucleare di Zaporizhzhia è occupata. Oggi due razzi sono stati lanciati per Zaporizhzhia e hanno volato sopra la centrale. Questi sono atti di terrorismo nucleare. Oggi a Chernobyl è venuto Rafael Grossi il Capo dell’Aiea (Agenzia atomica internazionale ndr). Lui è qui oggi ma già da tanto tempo il nostro ministro dell’Energia German Galushchenko scriveva all’organizzazione. Specialmente a Rafael Grossi per fare qualcosa o garantire la sicurezza delle centrali nucleari dell’Ucraina come Zaporizhzhia. Invece l’Aiea ha reagito solo con un post su Twitter e hanno scritto che sono un’organizzazione tecnica e non hanno gli strumenti e il protocollo di reazione per tali situazioni. Questa organizzazione poi, il capo è Rafael Grossi un argentino, però il vice è un russo e si chiama Mikhail Chudakov. Non solo il vice ma la metà del personale ha il passaporto russo. I passi che fa o non fa l’Aiea quindi dipende anche da quello che dicono queste persone”.
Ucraina, Putin incontra Guterres a Mosca
Sull’incontro a Mosca tra Putin e Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres “quello che mi è sembrato interessante” aggiunge Guley “è quando Putin ha detto che i russi sono stati costretti a cominciare l’operazione sulla base dello statuto dell’Onu. Cioè basandosi sul protocollo o sullo statuto dell’Onu hanno iniziato ad attaccare l’Ucraina. Hanno iniziato l’operazione militare. È buffo.
Poi ha detto che a Mariupol non ci sono i combattimenti. Sono già finiti, dice Putin. Però sappiamo che c’è gente sotto Azovstal, c’è il battaglione Azov. La città non è stata presa, ci sono i nostri militari che continuano a combattere e infatti chiedono i corridoi umanitari. Il nostro vice primo Ministro Iryna Vereshchuk ha chiesto a Guterres di organizzare questi corridoi umanitari e diventare il garante di sicurezza. Cioè essere proprio in colonna con le automobili dove saranno i rappresentati della Croce Rossa e dell’Onu. Guterres ha parlato dei corridoi umanitari e ha chiesto di organizzare i gruppi di contatto dove ci saranno tre parti. L’Onu, la parte ucraina e anche quella della Russia” conclude Iryna Guley.
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