Era salito alle cronache – suo malgrado – non per atti di eroismo o per la sua partecipazione all’Operazione Speciale in Ucraina, bensì per una telefonata rintracciata la scorsa settimana dall’intelligence di Kiev. Ora Roman, soldato russo di nemmeno 30 anni, sarebbe finito prigioniero di Kiev.

La telefonata choc: “Violenta le donne ucraine, non dirmelo e usa le protezioni”

Il suo nome sarebbe Roman B., nato a Orel – un paese a circa 350 km a sudovest di Mosca – 27 anni fa. Sposato con Olga, un figlio, avrebbe preso parte anche all’annessione della Crimea nel 2014, per poi trasferirsi nella città di Feodosia. E sarebbe stato lui all’altro capo del telefono in una agghiacciante telefonata con sua moglie Olga:

Ah quindi dovrei stuprarle e non dirti niente: posso davvero?

Chiedeva Roman alla moglie, che rispondeva in modo gelido:

Sì, hai il mio permesso, ma usa le protezioni.

Uno scambio di battute talmente macabro che in molti pensarono addirittura a uno scherzo. Eppure, pare comunque confermata la notizia, aldilà di ogni dubbio, che Roman sia stato catturato dalle forze armate di Kiev.

Il soldato russo catturato

Secondo le notizie provenienti dall’Ucraina, Roman sarebbe caduto prigioniero delle forze di Kiev in uno scontro vicino a Izyum, nella zona di Kharkiv. A confermare la notizia Ilya Ponomarev, ex deputato e dissidente russo, su Telegram.

La vicenda dei due era stata anche raccontata dalla corrispondente di Cusano Italia Tv in Ucraina, Iryna Guley all’interno del Telegiornale.