Epatite infantile. Le incognite sull’epatite acuta dei bambini che ha portato a 169 casi ufficiali contati dall’Oms, 17 trapianti e ad una vittima, sono ancora molte. Sul tema, la dottoressa Maria Sole Basso, del reparto di emato-gastroenterologia dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Geni di famiglia” condotta da Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus.

Epatite infantile

Sicuramente ci sono stati degli aumenti di epatite acuta senza causa in altri Paesi, come il Regno Unito, ma non in Italia -ha affermato la dott.ssa Basso-. Il bambino che è stato trasferito dal Meyer con un’epatite acuta sta molto meglio, si è tutto risolto in modo veloce, non ha l’adenovirus o il covid. Nel Regno Unito ci sono stati dei casi associati ad adenovirus, ma è ancora troppo presto per fare questa associazione. Al momento di questa epatite in Inghilterra ancora si sa poco. La società scientifica italiana è in allerta, veniamo contattati regolarmente per fare una survey dei casi in Italia di epatite acuta, ma al momento non ci sono allarmi”.

Epatite e vaccino anti-covid

Si è vagliata anche l’ipotesi del vaccino anti Covid, ma, anche in virtù dell’età delle persone colpite, che non rientrano nella campagna vaccinale, è stato escluso un legame con l’epatite acuta. “La caratteristica di questa epatite -ha affermato la dott.ssa Basso- è che si verifica al di sotto dei 10 anni e in tutti questi Paesi la vaccinazione anti covid si fa soprattutto al di sopra dei 12 anni. Quindi associazione con la vaccinazione covid assolutamente non c’è”.