Si risolve con l’epilogo più triste il giallo legato alla scomparsa di Ahmed Joudier, un 15enne residente a Padova. Il ragazzo era sparito da diversi giorni e aveva lasciato un ultimo messaggio alla fidanzata prefigurando il peggio. Il suo cadavere è stato rinvenuto questa mattina sul fiume Brenta all’altezza della passerella pedonale Virginio Benetti, che collega il quartiere Torre a Cadoneghe.

Il 15enne scomparso a Padova, quattro giorni senza sue notizie

Il ritrovamento del cadavere del 15enne Ahmed Joudier avviene a distanza ravvicinata dal punto in cui era stato rinvenuto il cellulare del ragazzo, all’alba del 22 aprile. Sul suo conto non sia avevano notizie dalla sera del 21 aprile, quando era uscito per fare un giro in bicicletta dalla sua abitazione nel quartiere Mortise.

Utile, suo malgrado, la descrizione che i genitori avevano fornito sull’abbigliamento del figlio. Proprio la felpa rossa ha permesso ai soccorritori di identificare seduta stante Ahmed senza troppi indugi. A questo punto sarà necessario ricostruire cosa sia accaduto in questo lasso di tempo, a cominciare dal messaggio impaurito che il 15enne aveva scritto alla fidanzata poco prima di svanire nel nulla. Un guaio serio che lui stesso temeva potesse risolversi nel peggiore dei modi, ovvero con la morte. Un timore tragicamente divenuto realtà.

L’altra certezza riguarda l’ultima connessione telefonica risalente al 22 aprile proprio nei pressi della passerella sul Brenta. Il vicequestore Valeria Pace spiega che un passante ha rintracciato il telefonino di Ahmed, impossessandosene inserendo la propria scheda Sim. Ma il caso è assolutamente avvolto nel mistero, nessuno dei conoscenti riesce a spiegarsi i motivi dietro alla tragedia.

Il sindaco di Cadoneghe, Marco Schiesaro, racconta di come l’episodio non sia isolato:

Purtroppo la passerella sul Brenta non è nuova a questi episodi. Sappiamo di altri due decessi negli ultimi mesi: c’è bisogno di una videosorveglianza sovracomunale sull’intera area“.