Nuovo aggiornamento Covid-19 in Cina, dove l’attenzione rimane alta sulle megalopoli Pechino e Shanghai. Mentre il distretto finanziario cerca di invertire la rotta, nella capitale si è concluso il primo screening di massa nel quartiere più popoloso, quello di Chaoyang (4 milioni di abitanti). Oggi ripartono gli screening di massa alla popolazione, con l’obiettivo di testare quasi tutta la cittadinanza per evitare il lockdown generalizzato.

A Pechino obiettivo 20 milioni di test

A Pechino proseguono i test di massa anti-Covid, che oggi si spostano in altri 10 quartieri della città dopo lo screening dei giorni scorsi a Chaoyang. Tra i distretti interessati anche quelli strettamente collegati al polo tecnologico ed economico. Secondo le stime, saranno circa 20 milioni gli abitanti che dovranno sottoporsi a tampone. Intanto l’ultimo bollettino annota 32 contagi di Covid-19, più un positivo asintomatico. A riferirlo è la Commissione sanitaria municipale.

La portata sempre più ampia delle misure preventive si ripercuote sulla popolazione. Molte persone, infatti, hanno preso d’assalto i supermercati per fare scorta di cibo e di beni di prima necessità, nonostante le continue rassicurazioni delle autorità. Sul fronte delle chiusure scatta oggi l’ordine restrittivo di palestre, teatri e siti turistici. Particolarmente rigide anche le imposizioni in ambito di socialità.

Intanto arrivano le prime conferme in negativo sullo stato di salute dell’industria pechinese. Le attività produttive dell’hub finanziario, che vale il 5% circa del Pil nazionale, hanno avuto un brusco rallentamento nel primo trimestre: – 7,5% su base annua. E la Borsa di Shanghai subisce un altro tonfo fragoroso (-5.13%). In città la situazione rimane fortemente critica, con la curva che non mostra segnali di inversione. 52 nuovi decessi e 17mila contagi, valori in linea con gli ultimi giorni.