Mario Draghi, ancora in isolamento poiché positivo al Covid-19, prepara l’agenda europea dell’immediato futuro dopo aver dovuto rinunciare alla missione africana in Angola e Congo. Sul tavolo ci sono i viaggi in Ucraina e Turchia, per discutere con i leader Zelensky ed Erdogan. Al momento, tuttavia, non si conoscono le possibili date di questi viaggi.
Il summit di Ankara per incontrare Recep Erdogan verterà sicuramente sul conflitto in Ucraina, vista anche la volontà del leader turco di fungere da mediatore, ma anche sul consolidamento della partnership bilaterale tra Italia e Turchia. Un asse che ha funzionato bene anche dopo lo scoppio della pandemia, facendo aumentare i reciproci investimenti.
Mario Draghi è atteso con piacere in Ucraina
Il primo ad auspicare la visita di Mario Draghi in Ucraina è il presidente Zelensky:
“L’Italia ci sostiene sia politicamente che con le armi, si è schierata al nostro fianco in modo molto chiaro. Sono grato al governo italiano, al popolo italiano e al premier Mario Draghi che aspettiamo. Inoltre stiamo lavorando a una mediazione del Vaticano, vogliamo una tregua, e stiamo chiedendo aiuto a tutti, compresa la Santa Sede“.
Il viaggio potrebbe anche essere deciso last-minute, ma sarebbe opportuno entro il 3 maggio, data in cui c’è un importante riunione a Strasburgo. Da pianificare inoltre la componente logistica, dal momento che il premier dovrebbe fare un tragitto analogo a quello compiuto dai segretari Usa Blinken e Lloyd, transitando cioè dalla Polonia. Non va esclusa la possibilità di un Piano B con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a fare le veci del nostro Paese.
Intanto il governo sta per ufficializzare un pacchetto cospicuo di aiuti militari a favore dell’Ucraina, a prescindere dalla visita di Draghi a Kiev. Verrà rispolverata parte dell’argenteria già utilizzata nei conflitti precedenti, ancora oggi moderna e adatta a situazione estrema. Si tratta del secondo carico a sostegno delle truppe ucraine, ma questa volta l’Italia non farà sconti sulle forniture.