Harakiri Napoli. La squadra azzurra cade per 3-2 al Castellani, dando seguito al periodo difficile che ha visto Insigne e compagni conquistare un solo punto nelle ultime tre gare. La società ha deciso di mandare la squadra in ritiro permanente da martedì, giorno della ripresa degli allenamenti. I campani, avanti di due gol sino al minuto 80, cedono ad un’Empoli tenace, che ha saputo sfruttare al meglio le disattenzioni difensive degli ospiti. Ai microfoni di Dazn, Luciano Spalletti non nasconde amarezza e rammarico: “La nostra corsa allo scudetto finisce, c’è la matematica che lo dice. Era un sogno coltivato, un’opportunità che ci eravamo creati con lavoro e sacrificio, però gli avversari sono stati più bravi di noi”.
La Società ha deciso che da martedì, alla ripresa degli allenamenti, la squadra andrà in ritiro permanente. pic.twitter.com/3cWMm7TUsJ
— Official SSC Napoli (@sscnapoli) April 24, 2022
Le parole di Spalletti
Sulla sconfitta rimediata con l’Empoli, Spalletti dichiara: “Prendo atto di quello che accade. È chiaro che immaginarsi un finale di questo genere era difficile. Sono partite in cui gli avversari continuano a lottare con l’intensità giusta, come ha sempre fatto l’Empoli. Probabilmente sul finale abbiamo perso attenzione, qualche pallone di troppo pure, facendo qualche errore che non dovevamo fare per il nostro livello. Ha molta responsabilità l’allenatore sull’intensità e l’attenzione, sull’atteggiamento”. Sul proprio futuro, l’allenatore aggiunge: “Il mio futuro è domenica. Dopo una gara del genere, torno indietro con la squadra, perchè bisogna sentirsi addosso le responsabilità: una squadra che poteva lottare per il campionato non può fare dieci minuti del genere”.
Le parole di Andreazzoli
Quattro mesi dopo l’ultimo successo, ottenuto proprio contro il Napoli al Maradona, l’Empoli torna a sorridere. L’allenatore Aurelio Andreazzoli è decisamente soddisfatto: “Sono contento per la società, merita gioie come questa. Al di là degli aspetti tecnici, oggi c’è stato un insieme di emozioni che fanno bene alla mente e al cuore. Sono emozioni per le quali si lavora e auguro a tutti di provarle. È sempre calcio, ma si vive anche per quello. Avevo chiesto alla squadra di giocarla al meglio per poterla poi raccontare ai figli ed effettivamente è stata una gara del genere. La mostrerò a mio nipote”.