Tragedia in Giappone, dove ieri è affondato un battello al largo delle coste di Hokkaido: secondo le prime ricostruzioni, a bordo c’erano 26 turisti. La polizia ha affermato che sono 10 le vittime del disastro della penisola di Shiretoko, mentre non si conosce il numero dei dispersi.
Giappone, come è affondato il battello
Secondo le prime ricostruzioni della polizia, il capitano del battello affondato Kazu 1 aveva lanciato l’allarme quando si trovava al largo della penisola di Shiretoko, località del Giappone patrimonio naturale dell’Unesco. L’Agenzia meteorologica ha dichiarato che in quella zona era in corso una tempesta che rendeva impossibile la navigazione, visto da formare onde alte anche tre metri.
Nonostante il pericolo, sabato mattina il capitano del battello ha deciso di salpare lo stesso, andando incontro alla tempesta: un fatale errore che, come riportano i media giapponesi, è costata la vita a 10 persone e molte persone risultano disperse. Una tragedia che si poteva evitare, come racconta un tour operator locale al canale televisivo Nhk:
“Era chiaro che le condizioni in mare sarebbero peggiorate, quindi avevo detto loro di non andare. Ma sono partiti comunque, nonostante avessi consigliato al capitano di non farlo”
Continuano le ricerche dei dispersi
Le autorità del Giappone hanno subito iniziato le ricerche delle persone disperse: se in un primo momento il loro numero era 16, come riportano alcuni media giapponesi e Rai News, quattro persone sono state salvate dalla guardia costiera, altrettante sono state recuperate con un elicottero della polizia, mentre un’altra persona è stata tratta in salvo da uno dei battelli di ricognizione.
Da questa notte si setaccia la zona a nord dell’arcipelago, dove le autorità hanno messo a disposizione sei battelli da ricognizione e quattro aeroplani, e le Forze di autodifesa hanno impiegato un aereo per il soccorso. Il ministero dei Trasporti, intanto, ha aperto un’indagine sull’operatore del battello affondato, già in precedenza coinvolto in due incidenti.
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