24 aprile, giorno di festeggiamenti per la celebrazione della Pasqua Ortodossa. Una ricorrenza che quest’anno sarà diversa dal solito, contrassegnata dal sangue della guerra in Ucraina. Proseguono infatti i combattimenti sul versante sud-est del Paese, a Mariupol e Odessa, intanto arrivano importanti aggiornamenti sul fronte diplomatico.
Su questo versante va registrato l’intervento mediatore del presidente turco Recep Erdogan, che ha contatto telefonicamente Zelensky. Come riporta l’agenzia russa Tass, la Turchia continua a proporsi come Stato mediatore per alimentare le negoziazioni. Una linea che però non ricalca la volontà del premier ucraino
“Ho avuto un’importante conversazione telefonica con Erdogan. Alla vigilia del suo colloquio con Putin, ho sottolineato la necessità dell’immediata evacuazione dei civili da Mariupol, compresa l’acciaieria Azovstal“.
Le situazioni di Mariupol e Odessa
Le festività non sono sinonimo di tregua, rimane aperto il fronte umanitario di Mariupol e sullo sfondo si concentra anche un possibile assalto al porto di Odessa. A Mariupol, al centro delle cronache per la scoperta di molteplici fosse comuni, si continua a lavorare per garantire corridoi umanitari. L’obiettivo è far defluire i civili verso ovest, in direzione Zaporizzya. Al contempo proseguono i bombardamenti sulla città nell’area dell’impianto Azovstal, usando tutte le armi a disposizione: aerei, granate, carri armati e cannoni. A documentare la situazione nell’acciaieria è il vice comandante del reggimento Azov, il capitano Sviatoslav Palamar.
Diverse centinaia di chilometri più a ovest, verso il confine con la Moldavia, a Odessa si contano le vittime dei raid missilistici russi che hanno penetrato i cieli alla vigilia della Pasqua ortodossa. L’ultimo bilancio racconta di otto morti e circa 20 feriti, ma si tratta di un dato in aggiornamento.
Le fonti governative dell’Interno temono che la prossima mossa porti la Russia ad adoperare armi chimiche. Situazione monitorata dall’Aiea, Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, che rassicura Kiev sulle forniture per proseguire l’attività negli impianti.
Tra i messaggi di augurio per la Pasqua ortodossa arriva quello del presidente americano Joe Biden:
“Preghiamo per tutti coloro che stanno soffrendo a causa della brutalità della guerra e della persecuzione. Piangiamo con tutti coloro che hanno perso i loro cari o che temono per la loro sicurezza“.