Continuano a inasprirsi i rapporti tra Italia e Russia, con Mosca che ha inviato una nota a Roma: nel documento il Cremlino afferma che 11 italiani sono stati uccisi nel conflitto in Ucraina e che, visto che a detta della federazione russa sono dei mercenari, per loro non vale il diritto umanitario internazionale. Nella nota inviata dal ministero della Difesa russo si apprende che ci sono circa 50 foreign fighters impiegati nel conflitto ucraino.

La nota di Mosca a Roma: “Mercenari italiani impegnati in operazioni militari”

Come riporta il Corriere della Sera, nella nota scritta da Mosca a Roma si legge il trattamento riservato agli 11 mercenari italiani uccisi in Ucraina. Un vero e proprio avvertimento per il futuro:

“Nella guerra in Ucraina sono morti 11 italiani che partecipavano a operazioni militari, ma erano mercenari e con loro non si applica il diritto umanitario internazionale” 

Una dichiarazione che, visti i terrificanti recenti episodi di Bucha e di altre zone di conflitto, suonano come una vera e propria minaccia: i foreign fighters italiani che verranno catturati difficilmente rimarranno prigionieri. Sul documento giunto a Palazzo Chigi si legge che ci sono ancora 50 i mercenari italiani impegnati a respingere l’avanzata russa verso Kiev.

I dubbi sul messaggio di Mosca

Dubbi sulla veridicità della notizia sugli 11 mercenari italiani uccisi: non si conosce l’identità dei nostri connazionali né il luogo della loro morte. Inoltre, come continua il Corriere della Sera, alla Farnesina non risultano nostri foreign fighters in quelle zone di conflitto.

Colpiscono però l’esattezza di Mosca nel comunicare il numero di vittime e il fatto di averlo comunicato tramite canali diplomatici. Al termine della nota Mosca si augura che Roma cambi rotta altrimenti: “si può supporre che le perdite irrecuperabili aumenteranno” 

 

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