I bambini ucraini sono esposti al maggior rischio di subire gravi danni fisici e traumi psicologici duraturi a cause delle violenze, delle privazioni e degli sfollamenti, che dal 24 febbraio scorso, data dell’inizio dell’invasione russa, stanno colpendo l’Ucraina. Almeno due terzi dei 7,5 milioni di bambini del Paese hanno dovuto abbandonare le loro case e più di 450 bambini sono stati uccisi o feriti. E’ l’allarme lanciato da Save the children che stima in più di 63 mila i bambini nati durante il conflitto e in condizioni che potrebbero avere un impatto permanente sulla loro salute mentale. L’escalation della guerra ha causato in Europa lo sfollamento di persone più grande e veloce dalla Seconda guerra mondiale, con cinque milioni di persone già fuggite dall’Ucraina.
Save the children: in 2 mesi guerra nati 63mila bambini ucraini
Save the children, la più grande organizzazione internazionale che lotta per migliorare la vita dei più piccoli, fa il quadro della difficile situazione in cui si trovano i neonati e le loro mamme:
“63 mila nuovi nati potrebbero avere ripercussioni permanenti sulle loro vite. Le neomamme stanno cercando di legarsi ai loro bambini nonostante il grave disagio psicologico che stanno vivendo. Ciò potrebbe causare effetti negativi e talvolta permanenti sull’attaccamento dei bambini alle loro madri e sul loro successivo sviluppo. Il personale medico ha anche segnalato un aumento dei casi di bambini nati prematuramente“.
La guerra può avere un impatto devastante sulle neo mamme:
“Sappiamo che lo stress può influire sulla capacità di una madre di allattare, sia a causa di cambiamenti ormonali che di mancanza di sicurezza. Ovviamente essere in una zona di guerra provoca angoscia che può avere un forte impatto sul corpo sia fisicamente che psicologicamente, inclusa la possibile interruzione della capacità di produrre latte materno. Lo stress potrebbe anche impedire alle madri di riconoscere i bisogni dei loro bambini e soddisfarli”.
L’organizzazione torna a chiedere nuovamente “la fine immediata della guerra come unica possibilità per proteggere i bambini da danni fisici e psicologici.
L’importanza della relazione genitore-figlio
“Uno degli aspetti più importanti di una relazione genitore-figlio è l’attaccamento, e quando manca quel legame potrebbero subentrare nei bambini, problemi di sviluppo permanenti. I disturbi dell’attaccamento sono alcuni dei problemi di salute mentale più gravi tra quelli che dobbiamo affrontare: lo sviluppo e la crescita del nostro cervello, infatti, si basano su un sano attaccamento ai caregiver”,
afferma Morgan MacDonald, consulente per la salute mentale e il supporto psicosociale di Save the children presso l’Unità Sanitaria di Emergenza.
I bambini ucraini nei centri di accoglienza mostrano segni allarmanti di profondo disagio
Save the Children riferisce che i bambini che arrivano nei centri di accoglienza mostrano segni allarmanti di profondo disagio. Uno psicologo infantile a Zaporizhzhia, nell’Ucraina centro-orientale, racconta la storia di un bambino di nove anni, arrivato con ferite da schegge alla gamba, ma così angosciato da non aver permesso all’equipe medica di avvicinarsi a lui per essere medicato. Nello stesso centro di accoglienza, a volte sono proprio i bambini ad assumere il ruolo di genitori, come l’episodio di una bambina di cinque anni che ha tranquillizzato la madre che era in preda al panico dopo aver smarrito il telefono.
“Purtroppo – evidenzia l’organizzazione – in Ucraina anche il personale e i volontari che stanno supportando le persone fuggite dalle loro case, sono coinvolti in questa guerra e stanno sperimentando segni di esaurimento”.
Pete Walsh, direttore in Ucraina per Save the children
“A meno che questa guerra non finisca, più di 63mila nuove vite sono a rischio di morte, lesioni, traumi fisici e psicologici. Allo stesso tempo sappiamo che, date le giuste condizioni e il giusto sostegno, i bambini hanno una straordinaria capacità di resilienza che può consentire loro di recuperare”.
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