Papa Bergoglio: “Dio è in attesa di perdonarci”. Così il Pontefice in un passaggio particolarmente intenso, pronunciato senza leggere, durante l’udienza nella Sala Nervi ai partecipanti al pellegrinaggio della Comunità pastorale “Madonna delle Lacrime” di Treviglio. “Dio ha compassione di noi sempre e Dio vuole perdonarci. Ricordatevi una cosa: Dio perdona sempre, sempre. Siamo noi a stancarci di chiedere perdono, in attesa del perdono, di perdonarci. E’ un inquieto, è un incorreggibile, vuole perdonare, perdonare.
Papa Bergoglio: “Dio è in attesa di perdonarci”
Lo ripete due volte Papa Francesco, mentre i fedeli in sala ascoltavano in silenzio. “Soltanto chiede che noi gli chiediamo il perdono, Dio ha compassione di noi sempre e Dio vuole perdonarci. Ricordatevi una cosa: Dio perdona sempre, sempre. Siamo noi a stancarci di chiedere perdono”. Poi il Santo Padre affronta il tema della guerra affermando che “le tragedie che viviamo in questo momento, particolarmente la guerra in Ucraina così vicina a noi, ci richiamano l’urgenza di una civiltà dell’amore. Nello sguardo dei nostri fratelli e sorelle vittime degli orrori della guerra, leggiamo il bisogno profondo e pressante di una vita improntata alla dignità, alla pace e all’amore”
La guerra distrugge tutti
La guerra quindi “distrugge tutti”, ha sottolineato il Pontefice che ha avvertito: “Attenti a questo”. Al suo Cuore immacolato abbiamo affidato la nostra supplica, e siamo certi che la Madre l’ha accolta e intercede per la pace, perché lei è la Regina della Pace. È la Madre della Pace. E domani sarà la Domenica della Misericordia. Lei è la Madre della Misericordia. Sa cosa significa misericordia, perché ‘l’ha tolta’ da Dio”, ha aggiunto.
Fingiamo di piangere
“Io credo che noi – dice ancora il Pontefice– il nostro tempo, in genere parlo, abbiamo perso l’abitudine di piangere bene. Forse piangiamo quando ne parlo, abbiamo perso l’abitudine di piangere bene. Forse piangiamo quando c’è un successo che ci tocca o quando tagliamo la cipolla, ma il pianto che viene dal cuore, il pianto vero come quello di Pietro quando si pentì, come quello della Madonna, la nostra civiltà, i nostri tempi hanno perso il senso del pianto e noi dobbiamo chiedere la grazia di piangere davanti alle cose che vediamo, davanti al lusso che si fa dell’umanità” cosi ha concluso questo discorso il Papa.
I vecchi e i bambini scartati
In passaggio del suo discorso vira la sua attenzione agli emarginati che il Ponteficie descrive così :”Non solo le guerre, ma lo scarto, i vecchi scartati, i bambini scartati anche prima di nascere. Tanti drammi di scarto…”, ha aggiunto sempre a braccio Francesco citando i poveri che non hanno da vivere, “scartato”, “le piazze, le strade piene di senza dimora fissa, le miserie del nostro tempo dovrebbero farci piangere e noi abbiamo bisogno di piangere”.