Maxi-operazione nel ramo della crioterapia. I carabinieri dei Nas (Nuclei Antisofisticazione e Sanità), in accordo con il ministero della Salute, hanno passato al setaccio circa cinquecento criocamere in strutture convenzionate in tutta Italia. Al termine dei controlli si riscontrano 50 irregolarità, per le quali è scattato il deferimento all’Autorità Giudiziarie. In totale finiscono nella lista di indagati 16 titolari, a cui vengono inoltre inflitte sanzioni amministrative per un importo complessivo di 165 mila euro.

Nel dettaglio, si contesta l’impiego di criocamere (o criocabine) in strutture non precedentemente autorizzate oppure adoperate da personale non adeguatamente formato.

Complessivamente tre centri di crioterapia stoppati

Le autorità giudiziarie, accertate le irregolarità, hanno proceduto a notificare i provvedimenti. Tre relativi alla sospensione o alla chiusura di attività prive di autorizzazione e altrettanti avvisi di sequestro per l’adattamento di ambulatori medici a centri estetici all’occorrenza.

Complessivamente sono 74 le violazioni riscontrate dai controlli. 18 casi di esercizio abusivo della professione sanitaria, attivazione abusiva di ambulatori di medicina estetica, irregolarità nella gestione e detenzione dei farmaci poiché risultati scaduti. A queste si aggiungono 56 sanzioni per inadempienze di autorizzazione. La maggior parte legate al mancato rispetto delle leggi regionali, delle norme regolamentari adibite all’attività di estetista nonché dell’applicazione delle misure di contenimento del Covid-19.

Si tratta della prima maxi-operazione condotta nel settore della crioterapia. Una tecnica sempre più in voga che utilizza il freddo per rilassare il corpo e i muscoli ed è particolarmente consigliata agli sportivi. La persona si immerge all’interno delle cosiddette “criocamere” o “criosaune”, capaci di raggiungere temperature fino a -130° per mantenere la prevenzione fisica e assicurare un parziale recupero da alcune specifiche patologie.