Arriva un’altra sospensione per un atleta russo, e questa volta si tratta del nuotatore Evgeny Rylov, vincitore di due ori e un argento alle Olimpiadi di Tokyo. L’atleta russo non ha nascosto il suo appoggio all’operato di Vladimir Putin in Ucraina, dopo l’invasione dell’esercito russo a febbraio. Saranno nove i mesi di sospensione per Rylov, secondo la decisione della FINA.
Il nuotatore Evgeny Rylov squalificato per nove mesi
Il mondo dello sport, a suo modo, deve affrontare le conseguenze dell’invasione russa in Ucraina. In sport come la Formula 1 abbiamo visto la Haas scegliere di separare la sua strada da quella del pilota Nikita Mazepin, che portava con sé diversi sponsor russi. Nel tennis, invece, abbiamo visto la decisione degli organizzatori di Wimbledon di non far partecipare atleti russi e bielorussi, tenendo fuori il numero 1 del mondo Daniil Medvedev.
Nel nuoto adesso è arrivata una pesante squalifica per Evgeny Rylov. Ben nove mesi per il nuotatore, colpevole di aver sostenuto il presidente Vladimir Putin, anche in occasione di alcune uscite pubbliche.
La Federnuoto internazionale ha deciso di sanzionare il campione olimpico a Tokyo (nei 100 e nei 200 dorso) per le sue visioni politiche.
La decisione della squalifica di Evgeny Rylov
La decisione è stata presa dalla FINA, commissione che aveva già deciso di bandire gli atleti russi da tutte le competizioni del nuoto. Le ragioni della squalifica recitano:
“In seguito alla sua partecipazione e ai comportamenti ad un evento allo stadio Luzhniki, di Mosca, nella giornata del 18 marzo scorso”.
In quell’occasione, Evgeny Rylov aveva presenziato e rilasciato alcune dichiarazioni in cui legittimava l’operato di Putin in Ucraina, dopo l’invasione del 24 febbraio. La FINA non ha affatto gradito le dichiarazioni e il comportamento dell’atleta russo, decidendo quindi di far partire immediatamente una sospensione di nove mesi, iniziati ufficialmente mercoledi 20 aprile, nell’esatto momento in cui è stata rilasciata la dichiarazione.