Sorgono nuove voci sui presunti problemi di salute di Vladimir Putin. L’ultima videotestimonianza arriva dall’incontro avuto con il ministro della Difesa Sergei Shoigu, dove il capo del Cremlino pare sofferente e stanco affossato nella sua poltrona. Un comportamento strano dato il motivo dell’incontro, ossia la comunicazione della presa russa di Mariupol. Il dettaglio che “tradisce” questa sensazione è rappresentato dalla mano destra di Putin agganciata a uno degli spigoli del tavolo, come se il presidente russo facesse fatica a sorreggersi.
Il filmato, prodotto dalla tv russa, è stato immediatamente condiviso sulle principali piattaforme di comunicazione, generando parecchia interazione. Alcuni analisti hanno persino ricostruito il comportamento non verbale associandolo alle relative cause di salute cagionevole. Tutte suggestioni e speculazioni che Mosca rispedisce al mittente.
"Un leader rimpicciolito nel corpo e nell'anima, prigioniero di se stesso". Cosa rivela il body language del colloquio Putin-Shoigu https://t.co/7UNecwYTCQ
— L'HuffPost (@HuffPostItalia) April 22, 2022
Il dettaglio della mano destra di Putin: nasconde una possibile malattia?
Le voci sullo stato di salute di Vladimir Putin sono ormai routine. Gli indizi più forti convergono nella direzione del Parkinson e potrebbero indurre il leader a fare un passo indietro prima della scadenza del suo mandato. L’ufficio stampa aveva rifiutato simili illazioni, ma all’epoca era sembrato un tentativo goffo di non screditare l’immagine granitica del presidente. Uno dei più importanti giornali investigativi russi, Proekt, ha inoltre ricostruito tutte le assenze di un certo clamore mediatico, documentando i viaggi in cui Putin si è avvalso dell’assistenza medica. La conclusione portava a problemi alla tiroide, altro scenario respinto con vigore.
Qualcuno ha poi messo a confronto alcune fotografie di momenti simili al colloquio con Shoigu, facendo notare come il gesto di aggrapparsi con la mano destra al tavolo sia una consuetudine. Ma la controparte replica sostenendo che è la presa sia tutt’altro che salda.
In realtà l’aspetto che più emerge dalle ultime uscite pubbliche di Putin è un certo timore nel contatto e nelle relazioni con gli interlocutori. Era accaduto con gli omologhi europei prima dello scoppio della guerra in Ucraina ed è continuato anche in occasione della visita di Lukashenko lo scorso 12 aprile. Nel video di ieri, la distanza ravvicinata con Shoigu potrebbe aver provocato una sensazione di disagio nel potente leader russo.