Ghiacciai sciolti in testa, crepe sfortunate e vari scivolamenti, ma dopo tanto peregrinare ci siamo. Scrat, in cerca del suo frutto del desiderio, ha ottenuto la sua ghianda. Parliamo dello scenario che ha avuto vita nel cortometraggio conclusivo dei Blue Sky Studios. I suoi affilati dentini a sciabola entrano nella tanto desiderata ghianda, portando nei fan de “L’Era Glaciale” un senso di compiuto ma anche un magone di nostalgia. La piccola creatura, per tanto tempo, ha inseguito la ghianda dei suoi sogni dalle Alpi alle Piramidi, come avrebbe detto qualcuno. Ora il suo sogno trova un coronamento, ma purtroppo coincide con un triste epilogo.
Quando la Disney ha acquistato la 20th Century Fox nel 2019, ci si aspettava che i Blue Sky Studios sarebbero stati inseriti nella loro ala dell’animazione. La società ha invece deciso di chiudere definitivamente le porte, poiché non era economicamente fattibile. Blue Sky Studios è chiuso nel febbraio 2021. Il tutto mentre era ancora al lavoro su una serie di progetti, tra cui l’adattamento animato di Nimona (che da allora è andato su Netflix) e una serie di cortometraggi di Scrat, Ice Age: Scrat Tales. Blue Sky Studios è stata costituita nel 1987 e acquisita dalla 20th Century Fox, dando vita a una partnership creativa che ha visto la produzione di 13 film teatrali e una serie di speciali e cortometraggi.
Scrat mangia la sua ghianda, la fine di un’epoca
L’Era Glaciale chiude un’epoca ma apre un nuovo ciclo, visto che probabilmente nascerà una nuova serie sotto una veste diversa. Gli interrogativi, che rimangono tanti, restano sul ruolo che potranno avere i fortunati protagonisti della striscia di “cartoon”. Ci si domanda dove finirà Sid, con chi si interfaccerà Manfred e se Diego sarà ancora serio e arrabbiato con il mondo. Quel che è certo è che ora che Scrat ha mangiato la sua ghianda tutti, lui, il pubblico e tutti i fan sono in pace con l’anima. A volte basta un morso per essere felici.