Giornata Mondiale della Terra. Le connessioni tra tutte le dimensioni della sostenibilità – ambientale, economica e sociale.
Come coniugare la parità di genere con il cambiamento climatico e la transizione green? Proprio oggi si festeggia la Giornata Mondiale della Terra. Le connessioni sono strette e profonde ed è per questo che l’Onu ha inserito la parità di genere tra gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. L’obiettivo 5 mira proprio a equilibrare le opportunità tra donne e uomini nello sviluppo economico. A eliminare tutte le forme di violenza nei confronti di donne e ragazze e a perseguire l’uguaglianza di diritti a tutti i livelli di partecipazione.
Da tempo il pensiero comune è che non ci potrà mai essere giustizia climatica finché non ci sarà parità tra uomini e donne. Sono proprio le disparità di genere a costituire uno dei maggiori ostacoli alla crescita economica: alla lotta contro la povertà e allo sviluppo sostenibile in generale.
Negli ultimi decenni sono stati fatti molti progressi, ma nonostante la metà della popolazione mondiale sia di sesso femminile. Ancora oggi le donne sono trattate come una minoranza e spesso non hanno la possibilità di far valere i propri diritti.
Le donne sono più propense degli uomini a prendersi cura dell’ambiente e ad adottare comportamenti consapevoli nei confronti di esso. Gli studi che lo dimostrano sono numerosi. Alcune rilevazioni del Nielsen Consumer Panel evidenziano come le donne preferiscano l’uso dei mezzi pubblici rispetto all’auto (30 per cento contro il 22 degli uomini).
Secondo l’Osservatori nazionale sullo stile di vita sostenibile condotto da LifeGate, sono sempre loro che dichiarano di utilizzare capi di abbigliamento naturale/sostenibile più degli uomini. Pensano di cambiare stile di vita acquistando prodotti biologici (67,6 per cento, contro il 57,9 degli uomini). Su un campione di quasi diecimila persone, le donne sono le più disposte a cambiare le loro abitudini per inquinare meno (riciclare, acquistare prodotti locali, ridurre il consumo d’acqua).