Si continua a lavorare per ricostruire le atrocità commesse dall’esercito russo nella città ucraina di Bucha. Secondo lo Human Right Watch, ci sarebbero prove di veri e propri crimini di guerra, come torture ed esecuzioni sommarie, come riportato dal ricercatore americano Richard Weir.
Le prove dei crimini di guerra
In queste ultime settimane si è parlato molto di quanto avvenuto a Bucha, dove la scoperta di diversi cadaveri ha fatto sorgere moltissimi dubbi sulle azioni dell’esercito russo in Ucraina.
Secondo lo Human Right Watch, a Bucha sarebbero state trovate prove di crimini di guerra, come deportazioni forzate, esecuzioni sommarie e torture. A parlarne è stato Richard Weir, ricercatore dell’associazione Americana per i diritti umanitari, che si è recato direttamente nella città di Bucha.
“Ci sono diversi possibili crimini di guerra che sono stati commessi, e il loro numero suggerisce che potrebbero essere crimini contro l’umanità. Attacchi diffusi o sistematici contro la popolazione come parte di una politica di governo. La cosa che mi ha colpito di più è che non era quasi possibile camminare senza incontrare qualcuno che aveva assistito ad un possibile crimine di guerra, o aveva qualche familiare che ne era stato vittima. Quasi tutti hanno dovuto seppellire un vicino, un amico o un familiare vicino la loro casa. La città ha vissuto una quantità straordinaria di morte e dolore”
“Abbiamo intervistato vittime e testimoni, addetti alle camere mortuarie, dottori, infermieri, e autorità locali. Abbiamo raccolto prove per 16 omicidi, tra i quali nove esecuzioni sommarie e sette uccisioni indiscriminate di civili”
Sono stati registrati però anche due casi in cui sono stati feriti civili russi. Il primo è un uomo che è stato colpito al collo, mentre si trovava sul balcone della sua abitazione, fumando una sigaretta. Il secondo caso invece ha come vittime una bambina di nove anni, che è stata colpita ad una spalla mentre fuggiva dai soldati russi.