Sindrome da burnout. A esserne colpiti sono un medico di famiglia su 10, in totale circa 15mila medici in Italia, ma il dato è sottostimato. E’ quanto emerge dall‘indagine conoscitiva ‘La condizione dei medici a due anni dall’inizio della pandemia’, condotta dall’Istituto Piepoli per conto della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo).

Burnout medici

Burnout medici. Carlo Palermo, segretario dell’Anaao Assomed, ha commentato i dati ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi su Radio Cusano Campus. “Ciò che lamentano i colleghi è una mancanza di tempo, da dedicare ai propri affetti, alla propria vita, ai propri interessi. Molti decidono di cambiare e scelgono posti meno stressanti, senza essere letteralmente soffocati dove diventa persino difficile di godere delle ferie maturate” ha affermato Palermo.

Il futuro

Per quanto riguarda il futuro, Palermo ha spiegato: “Abbiamo un’uscita di circa 7mila uscita di medici ogni anno, la formazione specialistica post-laurea, attualmente per errori madornali nella programmazione, ne garantisce 6mila e di questi non tutti decidono di lavorare nel SSN. Ora il ministro Speranza ha portato i corsi di specializzazione post laurea a oltre 17mila. Il problema è che questi specialisti saranno pronti fra 4-5 anni. Per cui adesso avremo un periodo di almeno 3 anni, ma è una prospettiva migliorativa per il futuro”.