Maternità surrogata potrebbe significare “reato universale”. La commissione giustizia della Camera dei Deputati ha adottato come testo base per perseguire l’utero in affitto come reato universale la proposta di legge presentata da Giorgia Meloni, con relatrice Carolina Varchi, Capogruppo di FdI in commissione. A riguardo erano due, molto simili, le proposte presentate: a quella della leader di Fratelli d’Italia si era aggiunto anche quello presentato dalla ministra per il Sud e la Coesione Territoriale Mara Carfagna. Ma la strada pare iniziare a delinearsi: la punibilità del reato di maternità surrogata, anche se “commesso” all’estero.
Cosa dice la legge sull’utero in affitto
Una pratica già perseguita e proibita dall’ordinamento italiano, con condanne che possono arrivare da 6 mesi fino a 2 anni di reclusione, con una multa che va da 600mila a 1 milione di euro. La novità nel testo, o meglio, nei testi, presentati in commissione: la versione Carfagna prevedeva la distinzione di perseguibilità universale del reato se a compierlo fosse stato un cittadino italiano, quello della Meloni invece depenna la distinzione di nazionalità. La nozione di reato universale indica la possibilità di uno Stato di perseguire oltre i suoi confini un reato considerato particolarmente grave.
Le reazioni politiche
La ministra per il Sud e la Coesione Territoriale Mara Carfagna riconosce come “il voto della Commissione giustizia sul testo base che riconosce come reato universale la maternità surrogata è un passo avanti a tutela della dignità delle donne e dei diritti inderogabili dell’essere umano”.
Il passo avanti alla Camera verso il reato universale dell’#uteroinaffitto tutela la dignità delle donne e i diritti inderogabili della persona. La gravidanza non è una merce e le donne non sono oggetti: chiunque le riduca a tali verrà sanzionato ovunque abbia commesso il reato.
— Mara Carfagna (@mara_carfagna) April 21, 2022
L’esponente di Forza Italia poi risponde alle critiche provenute dal mondo LGBT: “A chi dice che questa norma è discriminatoria verso la comunità Lgbt ricordo che la gravidanza non è una merce e i corpi delle donne, come quelli di chiunque altro, non sono oggetti di libero utilizzo: chiunque li riduca a tali, omosessuale o eterosessuale che sia, deve sapere che la legge italiana lo sanzionerà, ovunque abbia commesso il suo reato”. Fra le reazioni positive al voto, che ha visto unito e a favore del testo tutto il centrodestra, anche Giorgia Meloni, che definisce questo voto “un primo importante passo, ottenuto grazie al lavoro e alla determinazione di FdI in commissione, per arrivare alla modifica della legge 40 e all’introduzione di questa norma”. Secondo la leader di Fratelli d’Italia, “la maternità surrogata è una pratica che trasforma la vita in una merce e umilia la dignità delle donne: siamo stati i primi a sostenerlo in Parlamento e siamo felici che oggi questa sia diventata una battaglia condivisa anche da altre forze politiche”.
Le critiche
Contro le proposte sull’utero in affitto hanno votato contro il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle. Anche da Forza Italia ci sono delle critiche, per voce di Elio Vito, che sui social commenta così:
Un’altra scelta sbagliata della destra ed, ahimè, di @forza_italia, l’adozione del testo base per rendere “reato universale” la gestazione per altri, per vietare cioè agli italiani di poterne usufruire laddove essa è legale. Una pretesa discriminatoria, antigiuridica, illiberale!
— Elio Vito ???????️??? (@elio_vito) April 21, 2022