18 sono stati i suicidi delle Forze dell’Ordine da inizio 2022. Una morte ogni cinque giorni tra Carabinieri e Polizia. E i casi sono in crescita dopo la pesante fase pandemica da Covid-19. Di questa realtà importante, ne ha parlato a Pomeriggio con Noi, programma condotto da Debora Carletti e Francesco Acchiardi su Cusano Italia tv, Roberto Di Stefano, il Segretario Nazionale Coord. Centro Italia del Nuovo Sindacato Carabinieri.
Suicidi Forze dell’Ordine, NSC: “Lavoriamo sulla de-escalation dello stress”
“I numeri sono drammaticamente impressionanti, ma non devono farci dimenticare una cosa fondamentale. Dietro ogni Persona che decide di togliersi la Vita ci sono Famiglie, Amici e Colleghi. Quello che chiediamo alla nostra istituzione è di lavorare sulla de-escalation dello stress. Sappiamo che è difficile e siamo consapevoli che attualmente l’amministrazione militare non è in grado di gestire questo fenomeno. Sia per la propria rigidità sia per la mancanza di partecipazione nei processi gestionali del personale. Una lacuna che potrà essere garantita solo da sindacati autonomi”.
Controlli medici da enti terzi per non essere ghettizzati
“Ricorrere a uno psicologo o a uno psicoterapeuta deve essere visto come un segno di forza e non di debolezza. Non esistono nelle nostre strutture uffici aperti liberamente, senza conseguenze, per incontrare specialisti. L’incontro con un professionista potrebbe aiutare e disinnescare lo stress causato dal nostro lavoro e che ci porta a vivere il dolore di molti italiani”.
A questo si aggiungono “la pressione della disciplina, della gerarchia militare, che ostacolano carriere, limitando chi vuole migliorarsi e annullando il giusto diritto di critica e la possibilità di poter risolvere le situazioni di disagio senza essere isolati o, peggio, ghettizzati”.
Per ciò che concerne il controllo medico secondo Roberto Di Stefano dovrebbe “essere effettuato da enti terzi (ASL, per esempio) che non subiscono gerarchie e possono rappresentare un giusto e adeguato sistema di prevenzione”.
Nuovo Sindacato dei Carabinieri a tutela della salute psico-fisica
L’Arma dei Carabinieri potrebbe impiegare quei Carabinieri che vivono momenti di disagio in uffici, “dove possono continuare ad avere il beneficio di una rete di ascolto, consentendo agli stessi di continuare a pensarsi utili alla società e a se stessi. Il Nuovo Sindacato Carabinieri continuerà a tenere alta la giusta attenzione sui comportamenti illegittimi e lesivi della nostra salute psico-fisica (responsabilità del datore di lavoro secondo le norme vigenti), pronti a raccontarli e denunciarli”.
Potrebbe interessarti anche:
Obbligo vaccinale forze dell’ordine: niente stipendio per inadempienti