Un  nuovo colpo di scena nella battaglia legale tra la Uefa e i tre club ancora all’interno del progetto Superlega, ovvero Juventus, Real Madrid e Barcellona. Dopo che inizialmente – nell’aprile del 2021 – il tribunale di Madrid aveva bloccato le sanzioni contro i tre club, adesso lo stesso tribunale ha dato ragione al ricorso presentato dalla Uefa annunciando che le parti si ritroveranno a processo il prossimo 14 giugno. Una decisione presa dal nuovo giudice della sezione 7 del tribunale di Madrid, Sofia Gil, che ha dato ragione alla Uefa con un’ordinanza di 18 pagine.

Il tribunale di Madrid accoglie il ricorso della Uefa

Come si legge nell’ordinanza, al momento della costituzione della Superlega i club “erano a conoscenza delle possibili conseguenze, che non hanno impedito l’adozione di impegni di finanziamento, che non possono essere assunti o presunti frustrati da eventuali sanzioni“.

Il tribunale di Madrid si è schierato contro il progetto Superlega in quanto occorre garantire il merito sportivo e le pari opportunità, che potrebbero essere snaturate dalle evidenti disuguaglianze economiche tra i partecipanti. Gli enormi interessi economici che le partite di calcio procurano a società, giocatori e dirigenti rappresentano un evidente rischio contro il mantenimento e la difesa dei principi base di tutti gli sport; è necessario preservarli per evitare che prevalgano su tutti loro, il citato interesse economico”.

Cosa rischia la Juve, il Barcellona e il Real Madrid

Con la decisione di accogliere il ricorso presentato dalla Uefa, il tribunale di Madrid ha di fatto riaperto il procedimento contro la Superlega – si attende comunque la decisione della Corte di giustizia dell’Unione Europea, per legittimare o meno la decisione del tribunale di Madrid – e contro Juventus, Barcellona e Real Madrid, che molto probabilmente presenteranno nuovamente ricorso.

Ma cosa rischiano i tre club ancora facenti parte del progetto Superlega? Inizialmente la Uefa aveva deciso sanzioni per 100 milioni di euro per ogni società e l’esclusione dalle coppe per 1-2 anni.