Nel prossimo turno di campionato, la Lazio tornerà all’Olimpico nuovamente per la sfida contro il Milan. Grande polemica tra i tifosi per l’aumento dei biglietti in curva, con tante polemiche e un paventato sciopero del tifo in vista della sfida contro i rossoneri. Ai microfoni de Il Messagero, il presidente dei biancocelesti Claudio Lotito, ha parlato della situazione: “A me tutto questo baccano sembra solo un pretesto da parte di chi non sarebbe comunque venuto allo stadio o di chi sinora è venuto soltanto per fare cori contro il sottoscritto. Il caro biglietti era previsto da inizio anno. Succede da sempre per 4 gare di cartello in tutta la stagione – spiega il presidente Lotito – Per il resto siamo la terzultima società d’Italia per i costi da botteghino. Quando ho fatto le promozioni con VeneziaSassuolo Torino, con 20-25mila paganti non sono nemmeno riuscito a ripagare le spese dell’incontro”. 

Il costo dell’Olimpico e il rinnovo di Maurizio Sarri

Nel corso dell’intervento a Il Messagero, il presidente dei biancocelesti, ha parlato anche dei costi di gestione dell’Olimpico: “Pago 300mila euro a partita. C’è il canone dell’Olimpico, gli steward, i vigili del fuoco, il servizio d’ordine, lo speaker, l’allestimento, la Siae, la ristorazione e sicuramente qualcosa me la scordo. Non entra nulla nel bilancio”. Dichiarazioni forti di Lotito, che non ha gradito la possibile maggioranza di presenze dei tifosi rossoneri per la sfida in programma domenica sera alle 20.45. Una stagione comunque tra alti e bassi quella della Lazio, attualmente al sesto posto in classifica che significherebbe qualificazione in Conference League. Sotto la guida di Maurizio Sarri, i punti totalizzati sono 56, a pari punti con la Fiorentina che ha una partita in meno. Chiosa finale di Lotito sul rinnovo dell’allenatore ex Napoli: “Il rinnovo di Sarri? Tempo al tempo. Maurizio resterà alla Lazio, come ho già detto”.

Il presidente della Lazio, ha parlato anche di come la Roma, mantenga sempre prezzi popolari e di come riesca a portare sempre tifosi all’Olimpico sfiorando il sold out in quasi tutte le occasioni: “Loro si ripagano tutto con la pubblicità. Noi non abbiamo fatto gli abbonamenti perché dall’inizio, con le restrizioni Covid, non si capiva quale sarebbe stata la capienza dello stadio. Anche a gennaio sono cambiate di continuo le direttive”.