Federico Ruffo è tra i giornalisti italiani più dotati della nuova generazione. Lo dimostra la vittoria del prestigioso Premio Ilaria Alpi ma, ancor più, lo dimostra il suo lavoro fatto di inchieste importanti e conduzioni impeccabili. Come per tutti i personaggi pubblici, non mancano gli haters in rete ma il modo in cui ha imparato a reagire lo racconta in diretta al talk-show “Bagheera – Manuale di sopravvivenza dalla giungla quotidiana”, condotto tutti i giorni dalle 17.30 alle 20 su Radio Cusano Campus dal cantautore Bussoletti. L’occasione è stata buona anche per parlare di calcio e della sua passione per la Juventus.
Su come gestire gli haters
“Sono di Ostia, ce l’ho nel DNA, e questo non mi ha aiutato nella vita ad avere sangue freddo. All’inizio mi arrabbiavo molto con gli haters e rispondevo. Poi ho capito, con gli anni, che ha più senso fare un bel respiro e contare fino a 100 prima di dire qualsiasi cosa. Alla mia veneranda età, posso dire di esserci riuscito… ma che fatica! Comunque l’altro giorno ho visto che allo stadio di Verona avevano dato le coordinate di Napoli sperando in un missile russo e ci sono rimasto male per cui ho dato le coordinate del mio bagno per aiutare questi geni della comunicazione a ritrovare il loro intelletto. Vi aspetta nel mio water.”
Sullo stato di salute di “Mi manda Rai Tre”
“Ho ereditato una trasmissione storica portata avanti con grandi risultati e grande stile da Antonio Lubrano. Era un format importante che, però, col tempo, s’era insabbiato in una secca. Ci sta. Il bivio era tra chiudere il programma o cambiargli pelle e noi abbiamo optato per la seconda strada. D’altronde non è che i truffatori non esistano più… solo che ora si sono spostati in rete. I servizi adesso hanno il taglio delle inchieste perché da là arrivo e quello so fare. Gli anni di Report me li porto dentro.”
Sulla Roma in Europa
“Ho letto anche io delle polemiche di Di Canio sulla Roma che ha sconfitto il Bodo ma non sono d’accordo. Paolo è stato un grande campione, anche abbastanza inespresso, ma sulla comunicazione ci ha abituati ad uscite poco felici. Io invece amo il calcio italiano e, nonostante sia bianconero, sono stato davvero felice che un nostro club sia arrivato così lontano in Confederation Cup. Non è la Champions? Ma il nostro livello al momento non è quello. Meglio prenderne atto e ricominciare da questi traguardi per poi pian piano risalire la china.”
Sul suo amore per la Juventus
“Non è facile essere juventino a Roma ma tu (Bussoletti, ndr) dovresti saperlo. Dopo le partite ci scriviamo spesso su WhatsApp per sfogarci e inizio a doverti riconoscere che Pirlo non aveva fatto così male come avevo pensato all’inizio. Sinceramente credo che ci sia bisogno di un repulisti, mandar via qualche giocatore strapagato che rende poco per prendere qualche giovane voglioso e poco caro. Davanti con Vlaovic e Chiesa stiamo messi bene ma a centrocampo… Voi avete capito Rabiot in quale ruolo giochi? Io ancora no.”
Ecco il link del podcast dell’intera intervista di Federico Ruffo:
https://www.radiocusanocampus.it/podcast/federico-ruffo-informazione-di-guerra/
Guarda il video dello speciale “Mi manda Rai Tre” con Federico Ruffo: